“Te, Provincia immobile: a cosa serve?”
Pineto – “A cosa serve la Provincia di Teramo se continua a essere immobile e a non fare nulla per i comprensori in difficoltà?”. Il sindaco di Pineto Luciano Monticelli (foto) torna a lanciare un appello per smuovere l’ente provinciale alla luce delle sempre maggiori difficoltà di carattere economico che l’amministrazione pinetese è costretta ad affrontare da quando l’alluvione dello scorso marzo ha messo in ginocchio la città costiera.
Numerosi, infatti, gli interventi necessari al ripristino delle normali condizioni che, se da un lato hanno creato ritardi nel cronoprogramma delle opere pubbliche, dall’altro hanno comportato esborsi economici che si sono aggiunti a quelli già previsti nei capitoli di spesa del bilancio comunale.
“Parliamo di cifre che si aggirano attorno ai 600mila euro – polemizza Monticelli –. Abbiamo fatto grandi sacrifici per affrontare le situazioni di emergenza, ma è chiaro che da soli non ce la facciamo più. Ciononostante nessuno ci aiuta. Dalla Provincia solo proclami e poca concretezza”.
Il sindaco di Pineto porta ad esempio la nomina di Valter Catarra a commissario straordinario per l’alluvione. “Nient’altro che propaganda – continua Monticelli –. Belle parole mai concretizzate. Sarà forse una strategia ad arte? L’unica triste realtà è il fatto che il torrente Calvano, Parco Filiani e altri importanti siti pinetesi sono stati letteralmente abbandonati dalla Provincia”.
Da qui la difficoltà per l’ente comunale a far fronte a una serie di interventi incombenti, come quelli relativi alla scuola elementare di Borgo Santa Maria, che sarà comunque riaperta in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico dopo un lavoro costato complessivamente 100mila euro e volto a riparare i danni subiti a seguito dell’alluvione.
“Un esempio – conclude Luciano Monticelli – dei sacrifici dell’amministrazione comunale, che deve andare avanti senza aiuti. Ma, se questo è lo stato di cose, a cosa serve la Provincia di Teramo?”.
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