Supercaldo: Pescara la meno calda, ma rimane la più invivibile (ancora poco)


L’Aquila – Il supercaldo, come previsto, non ha dato tregua nelle ultime ore e oggi – complice un cielo lattiginoso – ha colpito duro più l’interno dell’Abruzzo che Pescara, ritenuta tuttavia città da bollino rosso a causa della forte umidità che rende insopportabile l’afa e mina la resistenza fisica di anziani e piccoli, ma diciamo pure di tutti. Il termometro in riva all’Adriatico non supera i 31 gradi a mezzogiorno nella rilevazione scientifica. In quelle casuali e casalinghe, non è difficile scoprire anche 35 o 36 gradi, ma la rilevazione scientifica è un’altra cosa. Comunque la città torna al rischio 1 dal 15 luglio. Nelle altre città invece si boccheggia a 33-34 gradi, con punte di 35 a Sulmona. Il caldo si fa sentire imperioso anche ad alta quota, oltre i 7-800 metri di altitudine. Tutto l’Abruzzo, montagna e mare, subisce l’effetto deleterio di una elevata percentuale di umidità atmosferica. Oggi, poi, si è avuto il massimo e la scarsa limpidezza del cielo lo conferma: la foschia è sintomo di forte umidità. Nuvole neppure una, previsioni di pioggia zero. Forse domani la temperatura scenderà un pochino, ma non c’è da farsi illusioni, per il momento.


13 Luglio 2011

Categoria : Cronaca
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