Glock: arma di plastica, ma non tutta


Francavilla – Come sempre, sta suscitando polemiche il dettaglio della pistola usata dal rapinatore morto suicida (pare accertato) durante una rapina alla Banca Toscana di Francavilla. Le polemiche riguardano soprattutto l’arma, una pistola semiautomatica Glock, usata dal rapinatore per togliersi la vita. La morte pare dovuta – questa la versione fornita – ad un’unica ferita alla testa, risultata letale. Vuol dire che le armi dei carabinieri non hanno colpito il rapinatore.
Le polemiche riguardano i sistemi di sicurezza della banca, evidentemente non efficienti al punto giusto. La pistola Glock, un’arma austriaca di grande efficienza, capacità di fuoco e precisione (il caricatore può contenere fino a 17 pallottole in calibro 9×21), è tra le più usate al mondo, ma solo per la sua efficienza e per il suo peso molto ridotto rispetto ad altre pistole. L’arma infatti ha gran parte della struttura in polimeri, cioè plastica. In base a ciò, viene ripetuto che può passare i metal detector senza essere rilevata. In realtà, l’arma ha delle parti in metallo (la canna è di acciaio), e comunque qualsiasi arma carica contiene delle munizioni, che non possono non essere metalliche. Il metal detector, quindi, se funziona e se qualcuno lo osserva e utilizza correttamente, rileva anche una pistola Glock.


10 Luglio 2011

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.