Gran Sasso: nè funivia, nè posto di ristoro
L’Aquila – (di Angelo Ludovici, segretario provinciale PdCI) – IRONIA DELLE PAROLE “L’AQUILA RINASCE DALLE MONTAGNE” – Nella disperazione in cui vive il nostro territorio ogni proposta può diventare motivo d’interesse e discussione. E’ così anche per “l’affascinante” progetto “L’Aquila rinasce dalle montagne”. Spero che sia solo una metafora ma sul G. Sasso non funziona neanche la funivia e non c’è un punto di ristoro funzionante. E chi gestisce o gestiva queste strutture sono associazioni o club di cui conosciamo benissimo le collocazioni politiche. In questi anni abbiamo visto la distruzione di un patrimonio pubblico ed oggi il dibattito si concentra o sui sogni o sulla svendita di questo patrimonio comunale. La destra ci ha fatto sempre sognare con la metropolitana ieri e con la montagna oggi.
Non parla mai della soluzione alla crisi che ha coinvolto e coinvolge settori strategici quali il l’elettronico, il manifatturiero e, cosa strana, anche l’edilizia, oppure la pastorizia con tutti i suoi derivati. Non penso e non credo che le nostre montagne possano essere la soluzione di tutti i problemi economici. La vocazione o le vocazioni del territorio sono ben altre. La
montagna, fino ad oggi, è stato ed è un bene pubblico di cui tutti ne usufruiscono in modo aperto e libero e possiamo ancora parlare del G.Sasso con la maiuscola perché è stato lontano dai rampanti e dagli speculatori. Non posso che rivolgere un invito alla destra: rimettete i piedi per terra e discutete di cose serie e fattibili per il futuro delle nostre montagne della nostra Città e dei nostri giovani altamente professionali che abbandonano sempre di più il nostro territorio.
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