“Dopo 27 mesi dal terremoto…”
L’Aquila – Scrive Pio Rapagnò, Mia Casa, ex parlòamentare: “Dopo 27 mesi dal terremoto molte famiglie ancora non hanno la possibilità di rientrare in condizione di massima sicurezza “nemmeno” negli alloggi pubblici dell’ATER e del Comune dell’Aquila classificati B e C.
Il Commissario dell’ATER dell’Aquila Avv. Piergiorgio Merli in una delle prime audizioni presso la apposita Commissione consiliare della Regione Abruzzo ebbe a comunicare anche che le “perizie” per le abitazioni A, B e C erano state già tutte assegnate, che i tecnici “incaricati” dall’ATER dell’Aquila le avrebbero restituite entro il 24 ottobre 2009 e che i progetti per le abitazioni e gli edifici classificati E sarebbero stati pronti per il 7 febbraio 2010.
Oggi, a tanti mesi distanza, il Commissario Merli dichiara che sono 292 gli alloggi di edilizia residenziale pubblica danneggiati dal sisma e classificati A, B e C in corso di riparazione dopo l’affidamento degli appalti seguita all’espletamento delle procedure di gara e che i fondi appaltati ammontano a circa 9 milioni di euro e riguardano 331 alloggi. Gli alloggi danneggiati dal sisma sono passati da 1.162 a 1.485: 490 classificati con esito di danno “A”, 293 classificati “B”, 23 “C” e 679 “E” e sono 2 gli stabili crollati. Il fabbisogno finanziario per la riparazione degli alloggi di competenza Ater é stimata in 23.290.136 di euro.
L’obiettivo prioritario del Mia Casa è il ritorno nelle loro abitazioni delle famiglie sfollate, in condizioni di massima sicurezza e agibilità.
E’ incontestabile che moltissimi edifici, seppure classificati A, B e C, siano stati seriamente danneggiati dal terremoto: questi edifici non sempre e non tutti realizzati nel pieno rispetto delle norme antisismiche, hanno “prioritariamente” bisogno di uno specifico e rapido intervento di consolidamento antisismico e stabilizzazione.
Dopo tanto tempo trascorso, tante audizioni e dichiarazioni, è bene adesso attenersi ai fatti e alla “durissima” realtà che abbiamo davanti ai nostri occhi: dal 15 novembre scorso esiste un Decreto ad hoc n. 23 del Commissario Delegato per la Ricostruzione – Presidente della Regione – Gianni Chiodi, che stabilisce le disposizioni regolamentari per la riparazione e ricostruzione degli alloggi pubblici e riscattati, con tutti i capitoli di spesa, i finanziamenti stabiliti e le risorse a disposizione: come si spiegano questi ulteriori 8 mesi di ritardo nell’avvio della riparazione “leggera” e della ricostruzione “pesante”, pur in presenza di ingenti risorse economiche immediatamente disponibili ed utilizzabili?
Il Mia Casa chiede, per l’ennesima volta, ai “soggetti attuatori” (ATER – Provveditorato – Comuni) di attenersi ai criteri, alle modalità ed ai tempi stabiliti.
Proprio per questo è assolutamente necessario e urgente la approvazione da parte del Consiglio Regionale, prima delle imminenti ferie estive, di una apposita Legge Regionale ad hoc che regoli più efficacemente e controlli puntualmente tutte le fasi della riparazione, ricostruzione e messa in sicurezza antisismica del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica delle ATER e dei Comuni, dentro e fuori il cratere.
Di fronte alla gravità della situazione sociale e umana, come può la massima “Istituzione” della Regione Abruzzo non dedicare almeno una “seduta” per la discussione e l’approvazione di una “Proposta di Legge regionale ad hoc”, prima che sia troppo tardi?
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