Aeroporto, ora è tutto chiaro, muoversi


L’Aquila – IL SEDIME E’ DEL COMUNE – Il tribunale ha rigettato il ricorso, presentato dall’Aero Club, contro l’ordinanza, emessa dallo stesso tribunale, con la quale si ribadiva che l’Aero Club non aveva nessun titolo per gestire l’Aeroporto dei Parchi dell’Aquila. “Nella fattispecie in oggetto – si legge nella sentenza – va rilevata l’insussistenza dei presupposti invocati dall’Aero Club ricorrente ai fini della tutela possessoria, per cui non risulta che il Comune abbia agito in carenza del potere amministrativo, anzi – prosegue il testo – è vero il contrario, laddove l’ente pubblico ha contestato la persistenza in capo al ricorrente dei requisiti per la prosecuzione della concessione amministrativa. L’escomio coattivo operato dal Comune, quindi, appare del tutto legittimo, trattandosi di attività amministrativa di diritto pubblico e di atto di autotutela spettante alla pubblica amministrazione su bene pubblico detenuto sine titulo da un privato”. Il Comune era rappresentato nel procedimento dall’avvocato Domenico De Nardis, dirigente del settore legale.
“Abbiamo riaffermato – ha dichiarato il vice sindaco e assessore allo Sviluppo dell’area aeroportuale Giampaolo Arduini – un sacrosanto principio, vale a dire che il Comune ha la piena disponibilità del sedime aeroportuale”.
Arduini è intervenuto anche sulla questione del rapporto con l’amministrazione separata di Preturo. “Nei giorni scorsi – ha aggiunto il vice sindaco – abbiamo tenuto un incontro, cui hanno preso parte l’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni e il presidente dell’amministrazione separata Antonio Nardantonio, per dirimere anche la vicenda della regolamentazione dei rapporti tra Comune e Amministrazione separata di Preturo, sempre in riferimento ai terreni su cui insiste l’Aeroporto, e possiamo dire di essere sulla buona strada per una positiva soluzione”.
(Ndr) – Se il pretesto del comune era attendere questa sentenza, e nel frattempo non fare nulla, ora il pretesto non c’è più. Tutto quello che è stato promesso e ripromesso per l’aeroporto può essere fatto, se la parola dei politici vale qualcosa. La città aspetta. Non fa altro, per l’aeroporto, da quando fu costruito, quasi 40 anni fa. Il Comune si impegni, renda noto il programma, assuma responsabilità e dia delle scadenze. Non vorremmo che, incassata la sentenza e dato ai quattro venti l’entusiastico annuncio, si ricominciasse a contare i giorni e il nulla.


07 Luglio 2011

Categoria : Cronaca
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