Di Primio su edifici per cardiologia


Chieti – Il Sindaco Umberto Di Primio, ha inviato questo pomeriggio una lettera all’ATI De Cesare Ing. Ulrico e altri ed al Direttore Generale della ASL, il cui testo si riporta integralmente qui di seguito:
“Lo scorso 30 giugno ho ricevuto dall’arch. De Cesare l’invito a partecipare alla riunione indetta dalla ASL con nota a firma dell’ing. Manci, RUP dell’opera in epigrafe e del Direttore Generale. All’incontro, oltre all’ATI appaltatrice dei lavori, sono stati chiamati ad intervenire, la Società che ha progettato l’opera ed il Direttore dei Lavori.
La mia posizione sulla vicenda, ovvero la necessità di aprire al più presto il nuovo edificio, così da consegnare in particolare ai reparti di Cardiologia e Cardiochirurgia spazi idonei, è ben nota a tutti poiché l’ho più volte rappresentata nelle sedi istituzionali e, da ultimo, ho voluto anche riaffermarla attraverso gli organi di informazione.
Non credo, né mi lascio affascinare dalle voci che imputano le lungaggini nella conclusione dei lavori legate ad una occulta volontà di spogliare la città e la nostra ASL di importanti reparti quali, appunto, Cardiochirurgia e Cardiologia; vere e proprie eccellenze della sanità abruzzese legate a Chieti e che a Chieti dovranno continuare a stare e crescere.
Al contempo, pur comprendendo le tante difficoltà che Regione e ASL nella gestione e riordino della Sanità a causa delle dissennate precedenti gestioni, ritengo non più tollerabile, né accettabile, l’incertezza che regna intorno alla conclusione dei lavori di un’opera così importante per Chieti e per l’intero Abruzzo.
Ovviamente mi rendo conto delle difficoltà che l’Azienda ha nel gestire l’eredità, fatta di perizie suppletive e di variante, lasciata dai precedenti amministratori. Ciò nonostante, i lavori sono ad uno stato di avanzamento tale da non consentire ripensamenti o tentennamenti ai quali non potrei che oppormi fermamente a tutela del diritto della comunità da me amministrata ad avere una sanità efficiente. Sono certo che lungo la linea invalicabile della legittimità degli atti e della ricerca della efficacia, efficienza ed economicità dell’azione della P.A., la Dirigenza della ASL saprà trovare, con l’aiuto dell’ATI appaltatrice, la strada per arrivare nel più breve tempo possibile alla riconsegna alla comunità teatina e abruzzese di questa opera importante e strategica.
D’altronde, credo poter dire che la volontà politica di vedere completati i lavori v’è ed è stata a più livelli ed in più sedi affermata al pari della determinazione della direzione della ASL che da tempo è impegnata nella ricerca di una soluzione ai problemi trovati.
Ad adiuvandum voglio ricordare che il 14 settembre 2010, l’allora Assessore Regionale alla Sanità Venturoni, in una conferenza stampa in comune, cui partecipò anche il Direttore Zavattaro, sul futuro della palazzina de qua si è espresso usando queste parole: “il polo cardochirurgico di Chieti non solo non subirà trasferimenti né uscirà azzoppato dal piano di riordino sanitario, ma potrà trasferirsi nella nuova palazzina entro un anno e svolgere con due sale operatorie, più che sufficienti, il ruolo di eccellenza”, “entro 300 giorni dovrà essere aperto il nuovo comparto di cardiochirurgia utilizzando il primo progetto approvato”.
Circa un mese dopo, il 20 novembre 2010, nel corso di un Consiglio comunale straordinario sulla Sanità, lo stesso Governatore Chiodi ha avuto modo di rassicurare i consiglieri circa l’apertura della nuova palazzina, confermando, in merito a cardiochirurgia, quanto dichiarato in settembre dall’Assessore Venturoni. In particolare il Presidente ha dichiarato: “a quanti hanno paventato scenari nefasti rispondiamo garantendo un polo all’altezza della situazione”.
Pertanto, non posso che riporre la mia fiducia nelle parole e nella volontà del Presidente Chiodi di portare a termine il progetto di cardiochirurgia a Chieti, volontà recentemente riconfermatami, così come confido nel lavoro fatto e che sta facendo tutta la classe politica dirigente regionale al governo ad iniziare dall’Assessore Febbo.
Mi appello quindi alla direzione della ASL, corroborata dalla presenza del nuovo Direttore Amministrativo ed alla professionalità delle imprese appaltatrici affinché si passi dalla stagnante attuale situazione ad un nuovo attivismo che porti alla rapida fine dei lavori.
Auspico che l’incontro di oggi, al quale non partecipo in quanto la mia presenza sarebbe una invasione di campo in una riunione meramente tecnica, sia foriero di quella positiva soluzione tanto attesa dalla comunità che mi onoro di rappresentare, ovvero vedere al più presto finita la palazzina e attivati presso i nuovi locali i reparti di cardiologia e cardiochirurgia e gli altri che saranno individuati dalla ASL nella logica di una sempre maggiore organizzazione, funzionalità e qualità dei servizi offerti presso il Clinicizzato”.


06 Luglio 2011

Categoria : Cronaca
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