Dal Comune di Giulianova
IO PINOCCHIO? – “Mastro Geppetto ha lavorato tanto, ma non sul sindaco. Io Pinocchio? Veramente chi ha il naso lungo non è il sottoscritto”. Il sindaco Francesco Mastromauro risponde a “Progresso Giuliese” sulla questione dei parcheggi a pagamento e per farlo rievoca Collodi, come fatto da “Progresso Giuliese” che aveva definito “Pinocchio” il primo cittadino in una dichiarazione apparsa oggi su un quotidiano locale accusandolo di un ripensamento sulla questione .
“Ma quale ripensamento? La verità, nota a tutti, è che sui parcheggi a pagamento furono fatte più riunioni di maggioranza, cui parteciparono anche gli amici di Progresso Giuliese. E quindi, concordato il tutto, fu deciso di dare avvio alla procedura per la istituzione dei parcheggi a pagamento. Poi – prosegue il sindaco – ci furono ulteriori confronti in maggioranza, sempre con la presenza di Progresso Giuliese, che portarono a maturare l’idea che si potesse ridurre il numero degli stalli soprattutto presenti nel Lungomare Sud, compensandoli in futuro con altri parcheggi da distribuire nella zona centrale del Lido. Perché tutto questo da proiettare nel prossimo futuro ma non adesso? Perché, ma gli amici di Progresso Giuliese lo sanno benissimo”, dice ancora il sindaco, “il bando era stato già pubblicato e prevedeva il numero degli stalli e la loro ubicazione così come deciso in maggioranza, fatta salva la possibilità di modificare il numero delle aree destinate alla sosta a pagamento durante la durata della concessione. E questo verrà fatto sicuramente. Ma prima occorre che la concessione parta, e poi – conclude il primo cittadino – si potrà procedere a tutte le modifiche necessarie in accordo con la società concessionaria per il miglior funzionamento del servizio”.
INCLUSIONE SOCIALE – Risposta del sindaco Francesco Mastromauro alla CGIL funzione pubblica di Teramo che, tramite il segretario provinciale, aveva attaccato l’Ambito Sociale Tordino, di cui Giulianova è comune capofila, per aver varato, nell’ambito del nuovo Piano di Zona, una serie di tagli relativamente ai servizi di inclusione sociale.
“Ha fatto bene la CGIL-FP a farsi portavoce del malcontento, giustificato, espresso da alcuni cittadini non più beneficiari di misure assistenziali di integrazione. Mi sembra però – dichiara il sindaco – che la CGIL-FP abbia sbagliato bersaglio, dimenticando un aspetto assolutamente centrale, e cioè che il programma di inclusione sociale è stato letteralmente cancellato, nella sua versione tradizionale, dal Piano sociale regionale d’Abruzzo, così come approvato con la deliberazione di Consiglio regionale n. 75/1 del 25 marzo 2011”.
A detta del sindaco sono anche altri gli aspetti non presi in considerazione dalla CGIL-FP ma assai importanti sulla questione.
“Intanto non si è detto che la Regione Abruzzo, con tale suo orientamento, ha di fatto annullato il trasferimento agli Ambiti di risorse finanziarie all’uopo da destinarsi, asserendo, come esplicita il Piano regionale medesimo, che tali minori trasferimenti saranno in futuro compensati da risorse derivanti dal Fondo sociale europeo. Ma non è tutto. Non si infatti precisato – continua il sindaco – che nella quasi totalità dei 35 Piani di zona appena presentati alla Regione, e in particolare in quelli della provincia di Teramo, i servizi di inclusione, non più finanziati e non più classificati quali Livelli essenziali di assistenza, sono stati abortiti a far data dal 1 luglio scorso.
Ci si è, soprattutto, dimenticati di evidenziare i pesanti tagli alla spesa sociale operati dal Governo Berlusconi e dalla Giunta Chiodi”.
La lista delle “dimenticanze” però non termina qui.
“Non si è nemmeno sottolineato – dice infatti il sindaco – che la spesa sociale storica sostenuta dall’ambito Tordino è abbondantemente la più elevata rispetto agli altri sette ambiti provinciali, ed inoltre si è detto, con una imprecisione che lascia trasparire una carenza di conoscenze, che decine di persone sono state licenziate quando tutti gli attori sociali dovrebbero sapere che i servizi di inclusione sono misure temporanee di integrazione economica e sociale, che nulla hanno a che vedere con le politiche del lavoro, appannaggio di altri enti. Infine si è omesso di dire, credo volutamente, che la CGIL ha sottoscritto, non più di dieci giorni fa, una specifica piattaforma di concertazione relativa all’attuazione del nuovo Piano di Zona dei comuni di Giulianova, Bellante e Mosciano Sant’Angelo, al pari di altri sigle sindacali. Insomma – conclude il sindaco – le critiche della CGIL-FP sono state spedite ad un indirizzo errato, perché i responsabili dei tagli, che in effetti minacciano sempre più lo stato sociale nel nostro Paese e nelle nostre comunità, vanno ricercati nel Governo e nella Giunta Chiodi”.
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