Flaiano film festival


Pescara – Ultimissimi giorni per il Flaiano Film Festival che per domani 7 luglio propone al Cinema Massimo in Sala 1 alle ore 18,30 la replica de “Il gioiellino” di Andrea Molaioli, alle ore 20,30 “Uomini senza legge” di Rachid Bouchareb: nell’Algeria colonizzata crescono tre fratelli e il risentimento contro l’occupazione francese. Espropriati dai coloni della terra dei padri, Saïd, Messaoud e Abdelkader svolgeranno i loro destini altrove. Protettore e faccendiere a Pigalle Saïd, soldato dell’Esercito francese sul fronte indocinese Messaud, militante del movimento di indipendenza algerino detenuto nelle carceri francesi Abdelkader, i tre fratelli si ritroveranno anni dopo a Parigi costretti nelle banlieues e occupati alla Renault. Tra la loro gente repressa e indotta a una vita indigente matura in Messaoud e Abdelkader la coscienza nazionale e la convinzione che non avrebbero mai salutato il Tricolore come propria bandiera. Entrato in clandestinità e diventato in poco tempo e molte azioni (armate) leader del Fronte Popolare di Liberazione, Abdelkader trascinerà nella causa i fratelli fino all’alba della liberazione.

Alle ore 22,45 sarà presentato “Ladri di cadaveri” di John Landis: nella Scozia del primo Ottocento, l’Illuminismo europeo si rifrange all’interno di una società in cui il popolo si entusiasma di fronte alle esecuzioni sommarie di piazza e i medici davanti alle dissezioni dei cadaveri negli atenei. I due più importanti anatomisti di Edimburgo, il dottor Knox e il dottor Monroe, hanno approcci scientifici e appoggi politici alquanto diversi. Quando il più tradizionalista Monroe impiega le sue conoscenze per far emanare un’ordinanza che gli accorda l’utilizzo di tutti i cadaveri “freschi” di esecuzione, il dottor Knox si trova costretto a tenere le sue lezioni con i corpi in putrefazione sottratti dai profanatori di tombe. Ma alla domanda di un mercato in crisi risponde l’offerta fornita da William Burke e William Hare, due truffatori provenienti dall’Irlanda del Nord che dapprima vendono a Knox dei conoscenti morti per cause naturali e, successivamente, si improvvisano assassini seriali.

In Sala 2 alle ore 18,30 è di scena il film di Jo Baier “La fine è il mio inizio” sulla figura di Tiziano Terzani con Bruno Ganz ed Elio Germano: mancano poche settimane alla fine. Tiziano Terzani, da tempo malato di cancro, sta per morire. Mentre raccoglie i suoi ultimi pensieri, tra salutari risate e umane preoccupazioni, decide di richiamare il figlio Folco da New York per trascorrere con lui, nella sua casa di campagna, un momento di confronto confessionale. Quei dialoghi, registrati con devoto impegno dal figlio, diventeranno il libro “La fine è il mio inizio”.
Il film di Jo Baier è un atto di coraggio che sfida le dure leggi dell’intrattenimento perché è un’opera fatta di parole, silenzi e sguardi, pochi movimenti agitati e tante inquadrature delicate. Chiusi, e allo stesso tempo liberi, nella casa di campagna del giornalista, i protagonisti sono in burrasca, attendono con controllata pacatezza un dolore annunciato. Ma il desiderio di ribellarsi ad un programma stabilito di sofferenza viene incanalato in un senso più ampio di pace. La confessione arguta di un uomo che ripercorre, episodio dopo episodio (l’incontro con la moglie Angela, gli aneddoti sui due figli), paese dopo paese (Cina, Vietnam, Singapore), tutte le più grandi esperienze della sua vita, investe il figlio della responsabilità di registrare tutto perché, mentre il corpo se ne va, l’animo continui a vivere nella memoria di chi rimane.

Alle ore 20,45 si prosegue con Monicelli ed il suo “Speriamo che sia femmina” mentre alle ore 22,45 sarà proiettato “Potiche-La bella statuina” di Francois Ozon: Suzanne è la moglie borghese e casalinga di un facoltoso industriale, sgradevole in famiglia e impopolare presso i suoi operai. Sequestrato durante uno sciopero dai suoi esacerbati dipendenti, Robert Pujol viene rilasciato grazie all’intercessione della moglie e all’intervento di Babin, deputato comunista e vecchio amante di Suzanne. Liberato ma infartato, Robert è costretto al ricovero e ad affidare l’azienda e la responsabilità di negoziare coi sindacati alla sua svagata consorte. Dietro la scrivania e con sorpresa di tutti, Suzanne si rivela capace di corrispondere le rivendicazioni operaie e di rilanciare l’attività aziendale. Le fanno corona i due figli e Babin, che riprende a corteggiarla. Il rientro di Robert complicherà la vita ritrovata di Suzanne, decisa a non cedere il passo e a procedere oltre.

In Sala 3 alle ore 18,30 “Miracolo a Milano” di Vittorio De Sica, alle ore 20,45 “Il responsabile delle risorse umane” di Eran Ricklis: licenziamenti e assunzioni all’ordine del giorno. Il mestiere del responsabile delle risorse umane sta tutto lì: conoscere i candidati, sottoporli a colloquio e infine accettarli o rimandarli a casa alla ricerca di un’altra opportunità. Semplice, chiaro e diretto. Talmente meccanico da ridurre al minimo le implicazioni umane degli incontri e ampliare al massimo quelle utilitaristiche. Può capitare quindi di scordarsi volti e nomi dei propri dipendenti, così come accade al protagonista del film, accusato da un giornalista d’assalto di non essersi interessato alla morte tragica di una ex dipendente, rimasta uccisa in un attentato terroristico in Israele. Nessun parente reclama il suo corpo e il manager, messo alle strette dal senso di colpa, decide di partire per un lungo viaggio verso il paese natale della ragazza, un villaggio sperduto nella fredda Romania, alla ricerca di un parente disponibile a fare il riconoscimento. Lontano da casa e dagli affetti, troverà l’occasione per riflettere su se stesso.

Infine alle ore 22,45 il recente “Red” di Robert Schwentke: Paul Moses è un ex agente della CIA specializzato nelle cosiddette “operazioni in nero”. Vive isolato dal resto del mondo e comunica solo con pochissime persone. Quando Michael Beesley, il nuovo capo della CIA, viene a conoscenza dell’esistenza di Moses, di quello che ha fatto e degli scottanti segreti che detiene, decide di eliminarlo, mettendo sulle sue tracce un giovane killer agguerrito e iper-tecnologizzato.


06 Luglio 2011

Categoria : Cultura
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