UDC su call center prenotazione


Chieti – (di Alessandro Giardinelli, UDC) – Nell’unione delle due ASL di Lanciano e di Chieti, e nella necessaria integrazione di alcuni servizi, ci sorprende la notizia che la Direzione Aziendale voglia eliminare il callcenter di prenotazione dislocato a Chieti con la perdita del lavoro da parte di otto persone.
Nelle Gestioni Aziendali precedenti all’unificazione vi erano due callcenter differenti (che sopravvivono tutt’ora): la ASL di Lanciano usufruiva di un callcenter di Roma con una convenzione CONSIP con la società ALMAVIVA (gruppo Telecom) con un contratto che prevede la chiamata ad un numero con tariffa fissa per l’utente, con un tetto di 80.000 chiamate (superate queste la ASL deve integrare la spesa); invece la ASL di Chieti usufruisce di un callcenter allestito nei locali del vecchio Ospedale, dopo aver acquistato la tecnologia necessaria per il servizio (centralino- computer etc…etc..), con personale assunto tramite una agenzia interinale e formato a spese della ASL, con la possibilità da parte dell’utente della chiamata gratuita, con un traffico di chiamate che nel 2010 è stato di 174.000. Adesso con l’unificazione delle due ASL, la strategia della Direzione è quella di mantenere il callcenter di Roma (il cui contrato è scaduto nel 2010), smantellando il callcenter di Chieti, ma tale percorso gestionale porterebbe ad alcuni certi svantaggi:
1) 8 persone di Chieti perderebbero il lavoro
2) l’utente sarebbe costretto a telefonare ad un numero con tariffa fissa
3) le chiamate presso il callcenter unico aumenterebbero di 174.000 e quindi la ASL sarebbe costretta ad un rimodulamento contrattuale (il contratto è scaduto nel 2010) con un aumento comunque di spesa della ASL
4) Ci serviremmo, per un nostro servizio, di un callcenter fuori del nostro territorio, togliendo occupazione alla nostra gente
Al contrario potrebbero essere cercate soluzioni alternative come
1) Affidare il servizio unico ad un callcenter della zona con la possibilità della riassunzione delle otto persone che già lavorano e che costituiscono personale già formato
2) Mettere a disposizione del callcenter i locali e la strumentazione tecnologica di proprietà della ASL con riduzione di spesa contrattuale
3) Conservare il numero gratuito con risparmio di danaro da parte dell’utente
4) Il servizio potrebbe essere facilmente controllato e modulato secondo le esigenze dell’Azienda e dell’utenza
Confidiamo comunque nell’impegno della Direzione Aziendale nel cercare soluzioni che possano salvaguardare l’occupazione del nostro territorio ed il servizio assistenziale per i pazienti.


05 Luglio 2011

Categoria : Politica
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