Guidavano ebbri? Lavorino gratis
Pescara – La Provincia, come a suo tempo annunciato, si avvarrà delle persone condannate per guida in stato di ebbrezza facendole lavorare gratuitamente in una serie di settori. Lo prevede una convenzione firmata dall’assessore provinciale alle Politiche sociali, Valter Cozzi, e dal presidente del Tribunale, Antonio Cassano.
“Abbiamo dato seguito – spiega Cozzi – alle previsioni del Codice della strada in base al quale la pena detentiva e pecuniaria può essere sostituita, anche con il decreto di condanna, se non vi è opposizione da parte dell’imputato, con quella del lavoro di pubblica utilità, consistente nella prestazione di un’attività non retribuita a favore della collettività da svolgere prioritariamente nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale presso lo Stato, le Regioni, le Province, i Comuni, presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato, o presso i Centri specializzati di lotta alle dipendenze”.
Il progetto prevede che i condannati prestino attività lavorativa non retribuita secondo la professionalità e attitudine dei singoli, in questi ambiti:
a) sicurezza ed educazione stradale.
b) manutenzione di strade, beni del demanio e del patrimonio pubblico, compresi giardini, ville e parchi, con esclusione di immobili utilizzati dalle forze armate o dalle forze di polizia;
c) prestazioni di lavoro nei confronti di persone diversamente abili, anziani e persone in situazione di disagio;
d) prestazioni di lavoro per finalità di protezione civile, anche mediante soccorso alla popolazione in caso di calamità naturali, di tutela del patrimonio ambientale e culturale, compresa la collaborazione per la custodia di musei e gallerie;
e) opere di tutela della flora e della fauna e di prevenzione del randagismo degli animali;
f) altre prestazioni di pubblica utilità pertinenti la specifica professionalità del condannato.
Nella prima fase di applicazione del progetto la Provincia si avvarrà di 15 persone, per una durata che sarà indicata dal giudice nella sentenza di condanna.
Lino Ruggero, presidente della commissione Politiche sociali, mette in evidenza la bontà dell’iniziativa e sottolinea che si tratta di “un’altra collaborazione promossa dall’ente con l’esterno”.
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