Diabetologia, bravi specialisti vastesi
Vasto – Importante riconoscimento al congresso Nazionale di Diabetologia per l’Unita’ Operativa di Endocrinologia e Diabetologia del complesso sanitario Vasto – Gissi, diretta dal professor Ercole D’Ugo. Pubblicati, infatti, sul giornale italiano di Diabetologia e Metabolismo (numero di giugno 2011), i dati di tre studi condotti dal personale dell’unita’ operativa abruzzese. Il primo studio, coordinato da Mariarosaria Squadrone in collaborazione con Tommaso Amenduni, ha interessato la gestione del diabete gestazionale, la complicanza metabolica piu’ frequente che interessa il 7 per cento delle donne in gravidanza, cioe’ 40 mila donne l’anno in Italia. Lo studio, condotto in stretta integrazione con l’unita’ di Ostetricia e Ginecologia di Vasto, diretta da Francesco Matrullo, ha portato ad identificare, nel periodo luglio 2008 – dicembre 2009, 80 donne con diabete gestazionale. Con questo studio si e’ ottenuta una prima osservazione dell’incidenza della patologia nel territorio chietino, dei dati demografici e degli esiti di queste gravidanze a rischio. Il 90 per cento delle donne e’ stato trattato con la sola dieta e il 10 per cento con terapia insulinica, il 49 per cento ha partorito spontaneamente, le restanti con parto cesareo; in tutti i casi era presente benessere fetale misurato con indice di “Apgar”. “L’identificazione precoce delle donne con questa patologia – si legge in una nota dell’equipe diabetologica – e il loro trattamento, riduce la morbilita’ materno fetale legata a questa condizione e permette la prevenzione del diabete mellito tipo 2 e la riduzione del rischio cardiovascolare a cui e’ soggetta questa popolazione. L’altro studio ha riguardato la promozione di una sana alimentazione in eta’ scolare condotto dalla dietista Marisa Ulisse e dal professor D’Ugo, nell’ambito del progetto ” Alimentiamo”, del circolo didattico di Casalbordino (Chieti). Il progetto interdisciplinare che ha coinvolto alunni, insegnanti, sanitari e genitori, ha rilevato i dati antropometrici degli alunni della scuola primaria, evidenziando una condizione di sovrappeso ed obesita’ pari al 33 per cento. Lo studio ha utilizzato le tecniche cognitivo – comportamentali (diario alimentare e dell’attivita’ fisica, merenda condivisa, educazione al gusto, menu’ settimanale, counseling familiare, incontri con gli esperti) per incidere sugli stili di vita individuali e collettivi. I bambini sono stati guidati ad osservare le loro abitudini, a riconoscere i comportamenti corretti da mantenere e quelli da modificare, come gli spuntini ipercalorici e la sedentarieta’. Lo studio ha portato alla conclusione che solo interventi molteplici, interdisciplinari, protratti nel tempo, coordinati e sintonici, potranno contrastare l’ aumento del peso, divenuto problema sociale-sanitario e fonte di disagio psicofisico gia’ in eta’ scolare. Il terzo lavoro svolto dalla podologa Hazbiu ha riguardato lo screening per identificare il rischio ulcerativo dei piedi nella popolazione diabetica sulla quale attivare interventi preventivi e terapeutici mirati. “Una ulteriore dimostrazione dell’alta professionalita’ del Team che dirigo – ha commentato D’Ugo – che, oltre a garantire quotidianamente un livello elevato di assistenza, lavora con percorsi diagnostico – terapeutici condivisi e produce ricerca clinica di buona qualita’”.
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