Che litanìa con questa S.G.E….


(di G.Col.) – La SGE, struttura gestione emergenza, funziona come tutti sapevano due anni fa: come una macchina burocratica affannosa, rigida, spesso intrattabile, altezzosa. E’ comprensibile che non possa essere simpatica e ridanciana, con l’enorme mole di lavoro che deve svolgere. Meno comprensibile, spesso, il suo comportamento, che nessuno si decide a correggere una volta per tutte. Eppure, 27 mesi di dopo terremoto avrebbero dovuto produrre qualcosa di meglio. Ma la lintanìa del comune (usciamo, ce ne andiamo, adesso basta… e così via) ha stancato tutti. Se c’è bisogno, e ce n’è da vendere, di atti di forza e decisioni estreme, che arrivino. La gente non ne può più di come vanno le cose. I “sor Tentenna” sono l’ultima cosa di cui L’Aquila sente la necessità. E che vadano a farsi benedire burocrati, politici, pezzi da novanta, cervelloni, “capiscioni” che non capiscono una mazza. Quanto sarebbe utile un generale con stellette e grinta al comando della situazione: la democrazia e le condivisioni hanno frantumato gli zebedei. Un generale, per 12 o 24 mesi, e tutti i ciarloni a riposo una volta per tutte. Adesso chi vuole sbraiti pure e dica che siamo fuori di senno. Non ce ne può fregare di meno.



02 Luglio 2011

Gianfranco Colacito  -  Direttore InAbruzzo.com - giancolacito@yahoo.it

Categoria : Editoriale
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