I detenuti coltivano il celebrato aglio rosso della Valle Peligna
Sulmona – (di G.Col.) – Di dover finire… in galera, l’aglio rosso di Sulmona, che sarebbe meglio chiamare peligno perchè si coltiva in diverse località della valle cara ad Ovidio, proprio non se lo sarebbe aspettato. Da innocente, per di più. Invece in galera è finito, ma è una bella storia. I detenuti del locale carcere (tristemente noto in Italia per vicende che amareggiano chi ha a cuore i diritti umani) hanno meso su un’azienda agricola specializzata nella coltivazione del celeberrimo aglio peligno. Uno sforzo organizzativo intelligente, assecondato dal direttore e dal sindaco (che nel carcere lavora come medico), arrivato a buon fine e finalmente trapelato dal chiuso del carcere. Purtroppo, nessuno si preoccupa di far uscire allo scoperto le cose buone, bensì solo suicidi e altre tragedie umane e sociali. Forse le autorità , sia comunali che carcerarie, avrebbero dovuto impegnarsi di più nella comunicazione, ma tant’è e la cosa si è venuta a sapere per puro caso. I detenuti lavorando migliorano la loro condizione, impiegano il tempo in maniera utile, ottengono anche delle soddisfazioni quando l’aglio viene a maturazione e raggiunge le tavole. Un dettaglio rilevante della buona gastronomia. In luglio c’è una festa dedicata all’aglio rosso, neppure questa pubblicizzata a dovere: praticamente, non lo sa nessuno… Eì così, purtroppo, che le autorità (sia regionali che locali) e il consorzio dei coltivatori pensano di lanciare (e vendere) il prodotto. Così è l’Abruzzo arcaico e provinciale. E tante cose si spiegano. Ma viva l’agrlio rosso e viva chi dietro le sbarre (ma anche fuori) lo coltiva.
L’aglio rosso cresce esclusivamente nella Conca Peligna, dove viene coltivato da secoli. Esistono aglio bianco e aglio rosa, ma quello di Sulmona è rosso davvero: i suoi spicchi hanno questo splendido colore, rosso scuro violaceo. Le “teste” sono più grandi rispetto a quelle di altre tipologie. I suoi scapi hanno, freschi, un sapore delicato e meno aggressivo rispetto ad altri agli. La raccolta avviene tra giugno e luglio. Il sapore intenso, speciale ad esempio per i classici spaghetti aglio, olio e peperoncino, si deve alla forte percentuale di olii essenziali.
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