L’Aquila, il commercio sbriciolato
L’Aquila – (Nella foto via Garibaldi, una delle vie commerciali di una volta) – Il settore commerciale aquilano, soprattutto quello fatto di piccoli negozi e tradizionali attività mercantili, è letteralmente sbriciolato. Lo dicono i numeri, lo dicono i dati del centro di ricerche economiche CRESA. Lo mette in luce Controaliseo di Ugo Centi, che si chiede: “Che fine hanno fatto le 800 attività commerciali che operavano nel centro storico dell’Aquila prima del sisma? Secondo gli ultimi dati del CRESA, 233 si sono Spostate in periferia, un centinaio ha ripreso l’attività in “sub-ingresso” mentre una estrema minoranza, 31 a mala pena, sono tornate per il corso”. In poche numeri, il desolante ritratto della realtà economica aquilana legata al commercio. L’impressione che se ne trae è rattristante e apre davvero delle porte sul buio. Sempre in attesa che si apra, finalmente, dopo tanti mesi, il mercato ambulante di Piazza d’Armi che quando sarà tutto pronto (entro la fine dell’estate, viene promesso) dovrà contare nel proprio passato storico quasi tre anni di stasi devastante. Tanto ci sarà voluto, se davvero saranno mantenute le promesse, per ritornare ad una attività degna di questo nome.
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