FLI su norma “salvacommissario”
L’Aquila – Scrive Berardo Rabbuffo capogruppo regionale del FLI: “E’ notizia di oggi che il governo intende inserire nella prossima manovra finanziaria una norma “salva-commissario”, che imporrebbe al commissario ad acta della sanità Chiodi di portare in Consiglio regionale i propri provvedimenti che interferiscono con il sistema legislativo regionale. Si conferma così quanto da noi del FLI sostenuto e precisato nella mozione tesa ad investire il Consiglio regionale, unico organo titolare del potere legislativo, clamorosamente respinta da questa stessa maggioranza.
Inoltre, il pluriCommissario e Presidente della Giunta sbaglia ad accogliere questa norma con toni positivi, giudicandola come una conferma di quanto da lui fin’ora svolto. Invero, è una ulteriore critica al suo lavoro e che suona piuttosto come una bocciatura del suo operato da Commissario. Infatti, come sostenuto anche oggi dal Governo, Chiodi avrebbe dovuto portare in Consiglio proprio quegli atti che sono stati annullati dal TAR poiché andavano ad incidere sulle leggi regionali in vigore. Perciò, se oggi la Regione Abruzzo si trova in una situazione di stallo e di ritardo sull’emergenza dei debiti della sanità, questo ritardo è una colpa che deve essere imputata proprio al Commissario, che volutamente ha intrapreso un percorso illegittimo.
E proprio sul mancato coinvolgimento del Consiglio regionale che si era concentrata la nostra azione politica, anticipando quanto ha statuito il TAR prima e l’attuale posizione che il Governo ha assunto oggi. Questo era il contenuto della nostra mozione che la maggioranza ha bocciato in attesa di un chiarimento dall’alto che non ha sortito i risultati auspicati.
Invece, ritengo di dubbia costituzionalità la previsione che imporrebbe al Consiglio la pedissequa approvazione dei provvedimenti proposti dal Commissario entro 60 giorni, pena la sostituzione da parte del governo anche nel potere legislativo. Infatti, il potere sostitutivo dello Stato riguarda, di principio, l’esercizio di poteri non legislativi, come desumibile dalla formulazione dell’art. 120 della Costituzione. Pertanto, come ha asserito la stessa Corte Costituzionale, la potestà legislativa può essere derogata solo attraverso normative speciali ed espresse di rango costituzionale e non attraverso leggi ordinarie.
FLI sta proseguendo nella sua missione di migliorare l’attività di governo regionale cercando di non far dilatare i tempi soprattutto in materia sanitaria; ci dispiace per gli abruzzesi perché ogni azione di responsabilità e tutti i buoni consigli si scontrano con un muro di arroganza in una sorta di delirio di autosufficienza, costantemente negato dai fatti!”.
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