Scrutare dall’ombra verso la luce. Dick al III incontro del Nuovo CLA
(di Carlo Di Stanislao) – E’ oggi considerato uno dei più importanti autori di fantascienza e della narrativa americana dal secondo dopoguerra; le sue opere sono caratterizzate da un’irrequieta indagine sui temi della realtà (con riprese originalissime delle riflessioni filosofiche sull’ontologia), della simulazione e del falso, della teologia cristiana (in special modo la meditazione paolina e luterana, ma soprattutto di origine gnostica), della storia e della società degli Stati Uniti, e più in generale su quel nodo di idee e problemi noto come postmoderno o tardo capitalismo. La letteratura di Philip K. Dick è imperniata su alcuni temi che ricorrono in tutti i romanzi: l’incertezza della propria identità, la realtà che si confonde con la finzione, la cospirazione, che hanno ispirato diversi autori in sei diversi film che restano nella storia della fantascienza. L’alterazione mentale profondamente paranoica di cui soffriva si può tranquillamente cogliere leggendo le sue sconvolgenti opere e questo suo essere così sofferente per non essere in grado di comunicare con il resto del mondo ed essere capito lo ha reso paradossalmente uno degli scrittori cruciali del nostro secolo, sulla carte e sullo schermo Nelle storie di Philip K. Dick niente è mai semplice come sembra. Ma le sue non sono le visioni di un folle, ma le parole splendidamente consapevoli di chi vuole insegnare un sano e sereno distacco dalle convinzioni più ovvie, oltre che da noi stessi. Spesso la famiglia, l’amore e i sentimenti sono tra i tentativi affannati con cui i suoi personaggi (l’umanità intera) tentano di conferire un ordine e una struttura al caos dell’esistenza. Nient’altro che bolle di vetro pronte a frantumarsi sotto il peso di un universo a scatole cinesi, capace di spazzare via la più banale delle certezze, a partire dalla personale identità di ognuno. Incubi in cui la realtà appare come un corpo senza pelle, una giostra da luna park dalla quale l’immagine del mondo si distende in un magma di significati fuori fuoco. Di Philip Dick scrittore e inconsapevole “fornitore” di storie per il cinema, parlerà il prossimo 14 luglio, con inizio alle 19,30, il dott. Antonio D’Alesandro, grande studioso dell’epopea dickiana, nel corso dei terzo incontro del Nuovo Circola Letterario (www.nuovocla.com). Il titolo della chiacchierata è emblematico: “’Philip K. Dick: un oscuro scrutare verso la Luce”. Per iscriversi all’incontro, inviare una mail a nuovocla@gmail.com, per maggiori informazioni sul circolo e la sua mission: http://nuovocla.com/2011/05/08/nuovo-incontro-del-09052011/?preview=true&preview_id=70&preview_nonce=f98b73f7b0.
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