CRESA, il cratere prima e dopo


L’Aquila – SPOPOLAMENTO E DISASTRO NEL COMMERCIO – IL centro studi economici regionali CRESA – presidente Lorenzo Santilli, foto – ha portato a termine un approfondito studio sulla situazione nel cratere sismico, prima e dopo il terremoto. I dati emersi denotano una faticosa transizione, nella quale a riprendersi sono soltanto alcune grandi industrie. Le piccole e medie soffronto o arretrano, e comunque vivono tuttora in forti difficoltà. I posti di lavoro persi sono oltre 24.000, il pil (prodotto interno lordo) risulta diminuito del 7%. A soffrire fortemente nell’Aquilano è il commercio, nel quale almeno 600 piccole ditte sono scomparse, non avendo avuto la forza di delocalizzarsi in cerca di altre sistemazioni lontane dal centro colpito da crolli e devastazione. Ne consegue che lo spopolamento continua e i dati economici somigliano molto a quelli di un periodo di accentuata congiuntura negativa. Insomma, le cose vanno male, anche se qua e là, in provincia dell’Aquila, ci sono sintomi di ripresa. Ma sono gli stessi, assai parziali e circoscritti, di tutto il resto del paese. Per il CRESA occorrono misure adeguate per il sostegno economico, altrimenti il segno negativo resterà ancora per molto tempo. E sarà la decadenza inerrestabile per l’intero cratere sismico, cominciando dalla città più importante, L’Aquila.


30 Giugno 2011

Categoria : Economia
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