Pezzopane su emergenza abitativa
L’Aquila – “Vorremmo ricordare al Presidente della Regione Gianni Chiodi – dichiara l’assessore Stefania Pezzopane – anche come Commissario della Struttura d’Emergenza, che ci sono ancora quasi 700 alloggi ATER, i quali se ristrutturati e riconsegnati ai legittimi assegnatari, potrebbero dare una boccata d’ossigeno all’emergenza in atto. Si libererebbero infatti altrettanti alloggi CASE e MAP, che il Comune potrebbe mettere a disposizione per l’emergenza sociale. Cosi’ come vorremmo ricordare allo stesso Chiodi, presidente della Regione, che nel piano sociale regionale non e’ previsto neanche un euro per l’inclusione e per le nuove poverta’. Senza contare che e’ stato drammaticamente azzerato il fondo per i contributi agli affitti previsto per le famiglie bisognose.
Di fronte a questo vergognoso disimpegno, l’affondo nei confronti del Comune e’ quanto mai deplorevole. Quanto alla signora Bellaprima avrei preferito mantenere uno stretto riserbo, per tutelare un caso umano, drammatico e delicato. L’intervento, quanto mai inopportuno del dott. Petulla’, mi costringe a fare chiarezza sugli interventi del Comune. Stiamo seguendo il caso della signora da oltre un anno, da quando su nostro suggerimento, la signora ha fatto richiesta del Fondo Immobiliare. Il caso della signora si e’ aggravato dopo lo sfratto imposto dalla SGE dalla Guardia di Finanza. In mancanza ancora della disponibilita’ degli appartamenti del Fondo Immobiliare, il Comune dell’Aquila ha proposto alla signora ben sei diverse soluzioni. L’inserimento temporaneo, in attesa di trovare un’idonea sistemazione, presso una struttura protetta per lei e le due figlie; un contributo una tantum, un rimborso per sostenere le spese dell’affitto previa presentazione di un contratto di locazione, cosi’ come prevede l’accordo fatto con la SGE per l’utilizzo dei 250mila euro; l’accoglienza presso la struttura gestita da padre Quirino proprio per madri sole con figli, l’accoglienza presso una struttura gestita dalle suore a San Gregorio ed infine l’inserimento presso la comunita’ Futura. Tutte soluzioni rifiutare dalla diretta interessata, che si e’ detta disponibile ad accettare solo un appartamento. Il Comune credo che sia andato anche al di la’ delle sue competenze e delle sue possibilita’. Se davvero la SGE ha a cuore questo caso, come gli altri casi umani, di persone allo stremo che non riescono a pagare un affitto da sole – conclude Pezzopane – metta a disposizioni gli appartamenti o altre strutture per l’accoglienza, come tante volte abbiamo richiesto. Ma anche questa, come altre proposte, e’ stata rigettata”.
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