Processo Grandi rischi, ammessa la citazione per danni della Presidenza del consiglio
L’Aquila – Il giudice dell’udienza preliminare Giuseppe Romano Gargarella (foto) ha autorizzato la citazione per responsabilita’ civile, alla Presidenza del Consiglio dei ministri , nell’ambito del processo per omicidio colposo a carico dei sette componenti della Commissione Grandi Rischi. La commissione è organo di consultazione della Protezione Civile, a sua volta incardinata nella Presidenza del consiglio. L’istanza era stata presentata dagli avvocati Fabio Alessandroni dell’Aquila (foto) e Wania Della Vigna di Teramo. La decisione del giudice apre un contenzioso molto rilevante, perchè in caso di condanna della Commissione grandi rischi, la presidenza del consiglio sarebbe tenuta al risarcimento dei danni. Il provvedimento è stato affidato agli ufficiali giudiziari, perchè lo notifichino alla presidenza del consiglio e all’avvocatura dello Stato. E’ un momento molto significativo nella vertenza giudiziaria, e non vi sono precedenti analoghi.
I componenti della commissione sono accusati di avere dato informazioni rassicuranti sulla possibilita’ di un forte terremoto all’Aquila il 31 marzo 2009, una settimana prima del sisma che fece 309 vittime. La richiesta e’ stata avanzata da quattro avvocati che complessivamente assistono una quarantina di parti civili, tra familiari e parenti delle vittime del sisma. L’udienza dibattimentale e’ fissata al 20 settembre. Con l’accusa di omicidio colposo sono imputati Franco Barberi, Bernardo De Bernardinis, Enzo Boschi, Giulio Selvaggi, Gian Michele Calvi, Claudio Eva e Mauro Dolce. Secondo le accuse, in occasione della riunione della commissione il 31 marzo 2009 sarebbero state fornite informazioni, incomplete, imprecise e contradditorie su natura, cause, pericolosita’ e sui futuri sviluppi dell’attivita’ sismica all’Aquila. Un altro atto di citazione di responsabilita’ civile per una somma di 22 milioni e 500 mila euro nei riguardi sempre della Presidenza del consiglio dei ministri, e’ stato presentato nell’agosto dello scorso anno al Tribunale civile dell’Aquila da due avvocati. L’udienza e’ fissata per il 29 settembre.
Non c'è ancora nessun commento.