Dal Comune di Chieti
CARDIOCHIRURGIA – Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, dopo l’intervento dell’Assessore Regionale Mauro Febbo, in merito alla questione del Polo di Cardiochirurgia dell’Ospedale di Chieti, ha dichiarato: «Sono lieto delle parole dell’Assessore Mauro Febbo che, per quanto riguarda i lavori per il completamento del polo di Cardiochirurgia di Colle dell’Ara, ha garantito il proprio personale interessamento affinchè, in tempi ragionevoli, si possa chiudere questa vicenda. Per quanto concerne l’Amministrazione Comunale posso assicurare che continueremo a fare tutte le pressioni istituzionali necessarie affinchè si giunga, quanto prima, al completamento dell’intera struttura ed alla sua attivazione definitiva cosi come promesso dalla Regione e dalla ASL lo scorso anno.»
L’OPPOSIZIONE – I Capigruppo Consiliari di “ChietiperChieti”, Luigi Febo, del “Partito Democratico”, Alessio Di Iorio, e della “Federazione della Sinistra”, Riccardo Di Gregorio, unitamente ai Consiglieri Enrico Iacobitti, Marco Marino e Gabriele Salvatore, a margine del Consiglio Comunale odierno hanno emesso la seguente nota:
«E’ nostra intenzione – ha dichiarato Riccardo Di Gregorio – rendere partecipi i cittadini del fatto che la Maggioranza del Sindaco Di Primio non esiste e non è partecipe quando bisogna affrontare argomenti fondamentali per la Città.
Lo dimostra quanto accaduto nel Consiglio Comunale odierno, quando in aula sono rimasti solo 18 Consiglieri di Maggioranza nonostante vi fossero all’ordine del giorno temi rilevanti quali l’affidamento dei Servizi Sociali a “Chietisolidale” e la trattazione del vincolo di destinazione d’uso ad edilizia universitaria dell’area antistante il Rettorato dell’Università “G. d’Annunzio” ubicata all’interno del Villaggio Mediterraneo.
La delibera riguardante l’affidamento dei servizi socio assistenziali e socio educativi all’Azienda Speciale Multiservizi Chietisolidale – ha aggiunto Luigi Febo – fa acqua da tutte le parti. Mancano le motivazioni dell’affidamento, i pareri e i contratti.
Quanto al vincolo di destinazione d’uso ad edilizia universitaria, in quell’area era previsto che fossero realizzati un audotiruim e delle aule che l’Università avrebbe acquistato.»
«Ricordo che il Sindaco – ha proseguito Enrico Iacobitti – in ragione del ricorso presentato al Tar dalla Società Villaggio Mediterraneo, aveva proposto in Commissione Urbanistica di agire in autotutela annullando la delibera che introduceva il vincolo e ciò per far venir meno i motivi del ricorso stesso assicurando, nel contempo, che il vincolo sarebbe stato riapposto.
L’opposizione fece presente che sarebbe stata d’accordo a condizione che fossero attivare le procedure affinché il vincolo venisse in seguito riapposto.
Nessuno ci aveva però specificato che sarebbe stata modificata la normativa urbanistica eliminando la dicitura “per l’Università D’Annunzio e aggiungendo la dicitura “con funzioni universitarie”. Così potrebbero fare cose diverse e ci siamo irrigiditi. Chiediamo, pertanto, alla Maggioranza di riformulare la normativa e che venga rispettato il principio che la proprietà di quell’area del Villaggio Mediterraneo resti pubblica ed esclusivamente destinata all’Università.»
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