Via libera al piano sociale comunale
L’Aquila – Il consiglio comunale, in apertura dei lavori, ha tributato un riconoscimento della municipalità aquilana al giocatore di rugby Andrea Masi, insignito del titolo di miglior atleta del torneo “Sei Nazioni” e unico aquilano, a oggi, convocato ufficialmente in nazionale per i mondiali in Nuova Zelanda.
Il consiglio ha quindi esaminato il piano di zona dei servizi sociali per il biennio 2011/2013. La delibera, illustrata in aula dall’assessore alle Politiche sociali Stefania Pezzopane, ha avuto il via libera all’unanimità. Il documento prevede una spesa annuale per le politiche sociali di circa 2milioni 900mila euro, 300mila in più rispetto al passato. Numerosi i servizi previsti, tra cui tra le voci più consistenti quelle per l’assistenza domiciliare ad anziani, minori e disabili gravi, più l’assistenza domiciliare integrata, per cui il Comune dell’Aquila ha stanziato circa 720mila euro. Per il servizio di segretariato sociale si prevede uno stanziamento di circa 20mila euro l’anno, altrettanto costerà alle casse del Comune il servizio di accoglienza ai senza fissa dimora. Per i minori a rischio si prevede una spesa nei prossimi tre anni di circa 19mila euro. Il trasporto ai disabili costerà annualmente 200mila euro, mentre per l’assistenza scolastica, solo per le scuole dell’obbligo, si prevede un impegno di 500mila euro. Tra le voci dedicate ai giovani figurano 84mila euro per le attività integrative di tempo libero.
“Si tratta di un piano largamente condiviso- ha commentato l’assessore Pezzopane – che prevede servizi considerati essenziali, a cui il Comune deve obbligatoriamente far fronte. Riusciremo a garantire, nonostante i tagli imposti dalla Regione, i livelli essenziali di assistenza, grazie allo sforzo economico del Comune, che ha stanziato più risorse. Se normalmente il Comune dell’Aquila impegna infatti il 20 per cento di risorse proprie per i servizi previsti nel piano, adesso saremmo costretti a far fronte agli impegni con il 60 per cento. Solo per i minori la Regione stanzierà appena 119mila 400 euro l’anno, rispetto ad una previsione di 800mila euro annui, necessari per coprire i fabbisogni. Nel piano sociale regionale viene completamente azzerato l’asse sull’inclusione sociale, cioè i servizi per l’assistenza alle persone meno abbienti. Davvero un gesto sconsiderato se si pensa all’emergenza sociale ed economica che stiamo vivendo a L’Aquila dopo il terremoto, con percentuali di povertà in aumento. Faremo fronte ai tagli imposti dalla Regione con risorse nostre, anche per raggiungere un altro obiettivo che ci sta a cuore. Promuovere azioni speciali di prossimità, cioè servizi sociali integrativi a favore della popolazione che vive decentrata nei progetti Case o Map. Per questo attiveremo delle forme di partenariato tra pubblico e privato, in collaborazione con le associazioni di volontariato, che insieme ad altri soggetti, hanno dato una valido contributo alla stesura del piano comunale”.
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