Quartetto estivo da non perdere
(di Carlo Di Stanislao) – Pescara – Ha rischiato di interrompersi per il crollo di una parte di cornicione del Cine-Teatro Circus, l’edizione di quest’anno, la 38°, del Flaiano film festival, poi spostata prontamente al Cinema Massimo, partita con la proiezione in anteprima del film documentario I sentieri della gloria: in viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della Grande Guerra, realizzato da Gloria De Antoni con il grande regista e che oggi propone alle ore 20,45, l’ultimo film di Nanni Moretti “Habemus Papam” e, a seguire, “Un gelido inverno” di Debra Granik. Sempre oggi di scena, in un’altra sala, “I ragazzi stanno bene” di Lisa Cholodenko e l’ultimo discusso film di Jodie Foster “Mr. Beaver”. Particolarmente atteso, il prossimo venerdì, “Amici miei Atto II”, ancora un omaggio a Mario Monicelli che comincia là dove l’altro finisce, con i funerali del Perozzi e con i “sopravvissuti” che non hanno perso la voglia di trasgressione (e di regressione), anche se il tutto è avvolto in una funerea melanconia. Sempre venerdì, ma in concorso “Vallanzasca. Gli angeli del male” di Michele Placido, mentre tra gli altri titoli in gara: “Gianni e le donne” di Gianni di Gegorio e “La bellezza del somaro” di Segio Castellito, la cui compagna Margaret Mazzantini, con “Nessuno si salva da solo” (Mondadori), assieme a Aurelio Picca per “Se la fortuna è nostra” (Rizzoli) e Sandro Veronesi, con “XY” (Fandango), ha vinto l’edizione 2011 del Flaiano di narrativa. Il Festival, ideato dall’instancabile Mario Tiboni, si concluderà l’8 Luglio, dopo aver presentato molti altri titoli importanti di ieri e di oggi, fra cui “Cristo fra i Muratori” di Dmitryck, “2001 Odissea nello Spazio” di Kubrick, “Oci ciornie”, di Nikita Michalkov, “Gli Indifferenti” di Maselli, “Il discorso del re”, trionfatore agli Oscar e “The Tree of Life”, mattatore a Cannes. Partirà invece il 2 luglio, per concludersi il 31 agosto, “Castelbasso 2011”, con un omaggio a Renato Guttuso ed una offerta culturale di ben sei sezioni: Arti visive, Didattica, Letteratura, Musica antica, Musica contemporanea e Castelbasso Incontra. Allestita a Palazzo Clementi, la mostra su Guttuso, nel centenario della sua nascita, si intitola “Renato Guttuso. Immaginazione realistica” ed è affianata da una mostra progettualmente innovativa “Interferenze costruttive – Artisti in Residenza in Azienda”, in cui sono coinvlti artisti di fama come: Mario Airò, Emilio Isgrò, Cesare Pietroiusti, Paola Pivi, Paolo Parisi, Arcangelo Sassolino, Ettore Spalletti, Giuseppe Stampone, Sabrina Torelli e le aziende abruzzesi D.G.&D.F. Metalli, D’Auria Media Group, Falone Costruzioni, Frantoio Montecchia, Gelo, Il Centro, MD’E, Parallelo 42, Università degli Studi di Teramo-Facoltà di Scienze della Comunicazione. ”Castelbasso 2011” che nella stagione estiva riaccende il borgo medievale della provincia di Teramo con un nutrito e originale calendario di proposte, e’ una iniziativa della Fondazione Malvina Menegaz, che opera nel costante impegno di promuovere le Arti e le Culture. La Fondazione, è un ente il cui principale obiettivo è la “specializzazione territoriale” del borgo medievale in provincia di Teramo, attraverso il sapere intellettuale, favorendo l’incontro di persone e di idee, il confronto tra le arti, il dialogo tra le culture, le occasioni di conoscenza delle espressioni attuali del pensiero e del sapere. La prima edizione è del 2000 e, in quella dello scorso anno, svoltasi dal 26 giugno al 29 agosto, furono allestite due grandi mostre: la prima curata da Francesco Poli e dedicata ad Alighiero Boetti (1940- 1994), uno dei principali esponenti dell’Arte Povera e dell’arte concettuale, che tra l’altro è diventato uno dei maestri più amati dagli artisti delle ultime generazioni di tutti i paesi; la seconda, curata da Giacinto Di Pietrantonio e Francesca Referza, era intitolata “Au pair. coppie di fatto nell’arte contemporanea “, consistita in una collettiva di sedici coppie di artisti (Allora & Calzadilla, Bertozzi & Casoni, Bianco-Valente, Dinos e Jake Chapman, Cuoghi Corsello, Gianluca e Massimiliano De Serio, Fischli & Weiss, Gilbert & George, Lovett/Codagnone, Lutz & Guggisberg, Mocellin-Pellegrini, Masbedo, Mrzyk & Moriceau, Pantani-Surace, Pennacchio Argentato, Vedovamazzei), italiani e stranieri, la cui ricerca spazia dal video, alla fotografia, dalla scultura all’installazione. Sempre lo scorso anno, per il decennale, vi è stata una importante sezione letteraria e curata da Renato Minore, con protagonisti di Alberto Bevilacqua, Carlo Lucarelli e Melania Mazzucco ed una musicale con concerti d’organo coordinati da Roberto Marini oltre alla gastronomia affidata al giornalista-sommelier Paolo Lauciani, che ha imbandito tre serate di “gusto” inimitabile. Attesa, infine, fra fine Luglio e primi di Agosto, la XVI edizione del Festival Cinematografico “Roseto Opera Prima”, diretto dal regista Tonino Valeri e che sempre più credito sta assumendo nel panorama festivaliero nazionale. Lo scorso anno, durante la serata Truffaut con Vittorio Giacci che presentò il suo lavoro Francois Truffaut, Le spettacle interieur, vi fu la proiezione di Finalmente Domenica! Ultimo film del grande regista francese, copia restaurata a cura dell’Istituto cinematografico “La lanterna magica” de L’Aquila, che con la sua partecipazione intese ringraziare la cittadina rivierasca per la donazione con cui aveva generosamente aderito alla campagna “adotta una pellicola”. E anche in questa edizione il Festival si avvarrà della collaborazione dello storico Istituto Aquilano, attraverso l’allestimento di una mostra di bozzetti originali di scena, di proprietà dello steso, su film italiani degli anni ’60-’70 e con la proiezione, nella serata conclusiva, di una rara copia, della Cineteca de L’Aquila, de “Il Sorpasso”, di Dino Risi, momento per ricordare anche il grande Vittorio Gassman, a dieci anni dalla sua morte. Uscito nel 1962, con Gassmam, Jean-Luis Trentignant e la giovanissima Catherine Spaak, “Il sorpasso” come La grande guerra e Una vita difficile, è la rova che il cinema italiano aveva trovato, se non un vero e proprio stile, un equilibrio che poggiava su una precisa rappresentazione della società, senza dover ricorrere ai macchiettoni che il depravato cinema d’oggi mostra con lugubre allegria. Il rimpianto di quel cinema è presente in ogni spettatore che abbia solo visto quei film pur non facendo parte di quella generazione ed il motivo di questa scelta, in un Festival dedicato ala ricerca di nuovi talenti e nuove idee nel cinema nostrano. Attesa, infine, nella seconda metà di agosto, la XVI edizione del Vasto Film Festival, che lo scorso anno ha avuto come ospiti d’onore Elio Germano (Palma d’oro al Festival di Cannes), Isabella Ragonese (madrina del Festival di Venezia ), Carlo Lizzani, Rocco Papaleo, Ennio Fantastichini e premiato l’aquilano Gabriele Lucci, fondatore de “L’Accademia de l’immagine” e de “L’Istituto Cinematografico de L’Aquila”.
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