L’Italia peggiore: 12 anni bloccato un progetto per disabili, e ora riparte tutto da capo


Martinsicuro – Ecco l’Italia peggiore, l’Italia che non vuole morire. A Martinsicuro – come ha scoperto il giornalista Umberto Braccili – ci sono voluti 12 anni, e ora si ricomincia tutto da capo, per il progetto di un centro litoraneo balneare destinato ai disabili. Se si potrà correre ai ripari, è solo grazie ad una sentenza definitiva del Consiglio di Stato, che chiude la vicenda una volta per tutte. Il progetto ottenne il finanziamento grazie all’assenso del Ministero degli affari sociali e alla Regione. Il Ministero, anzi, recepì l’indicazione favorevole della Regione Abruzzo e vennero reperite delle risorse. Martinsicuro sarebbe stato, allora, uno dei primi centri dell’Adriatico in una reale politica a favore dei meno fortunati, che nello stabilimento – allora moderno e avanzato secondo il progetto – avrebbero avuto la possibilità di essere bagnanti normali, senza ostacoli e difficoltà. Ma nessuno aveva fatto i conti con la burocrazia e i ricorsi, con la farragine della scartoffie, degli alt, dei rinvii, dei silenzi. Ci sono voluti, insomma, 12 anni per venirne fuori, ora si può costruire, ma occorre tornare a Roma, cercare le carte, ritrovare quel finanziamento, rimetterlo a disposizione, superare ancora muri difficili da concepire per chi vive da persona normale, fuori dal mondo dei burocrati. E, infine, dopo 12 anni, tutto costerà molto di più e forse occorreranno altre risorse. Insomma, non è sbagliato prevedere altri 12 anni. Questa è, appunto, l’Italia peggiore. Che sopravvive sempre come la gramigna, come la paratana, che più la strappi via, e più rispunta rigogliosa.


26 Giugno 2011

Categoria : Cronaca
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