Cinema – Addio Colombo


(di Carlo Di Stanislao) – Di recente, uno dei gruppi rock italiani più noti, i Baustelle, ha dedicato, al suo celebre tenente, una canzone che porta il suo nome, vedendolo come un angelo sterminatore di “scrittori in crisi a Beverly Hills”» e “vecchie dive del noir”, che in una strofa dice: “arriva un investigatore e ci deduce l’anima:/ la nostra condizione del dolore illumina”. Molti pensavano che Peter Falk fosse di origini italiane e invece era figlio di ebrei di origine polacca e russa. Nonostante il vistoso strabismo causato dall’occhio di vetro era riuscito lo stesso a farsi una carriera teatrale e poi a debuttare nel cinema come potente caratterista, in Sindacato assassini (1960), nel ruolo di un celebre gangster ebreo, Abe Reles: un film che gli aveva subito fruttato la nomination all’Oscar. E’ morto l’altro ieri, a 83 anni, con alle spalle una carriera di successi iniziata negli anni ’50 e ’60, quando aveva recitato in diverse serie televisive tra cui ‘Alfred Hitchcock Presenta’ e ‘Naked City’, per poi passare a quella che sarebbe diventata la serie della sua vita: “Il tenente Colombo”. In verità, per i suoi molti fans, forse era già morto tre anni fa, nel 2008, quando si era appreso della richiesta di affidamento legale da parte della figlia perché l’uomo, a cui nel frattempo era appena stato diagnosticato l’Alzheimer, non era più in grado di badare a se stesso tanto che in giro trasandato ci andava davvero, ma spaventando i vicini e obbligandoli a chiamare la polizia perché ubriaco e urlante ingiurie e minacce . Nato a New York il 16 settembre del 1927, aveva subito la rimozione dell’occhio destro all’età di tre anni, un vero dramma, superato però brillantemente e divenuto “marchio di fabbrica” di una mutria dura e particolare, divenuta indimenticabile sul grande e sul piccolo schermo. La serie “Colombo”, tradotta in Italiano, si vide per la prima volta su Tele Capodistria nel 1974, per approdare l’anno dopo su Rai2 e restarvi, campione d’ascolti, per oltre un decennio e per giungere, poi, su Rete Quattro, ancora oggi on gradimento elevatissimo. Anche al cinema Peter Falk ha ottenuto grandi consensi, ad esempio in fil come ‘Una moglie’ a fianco di Gena Rowlands del 1974, ‘Invito a cena con delitto’, ‘Quando passi da queste parti’, entrambi del 1976 e ‘Una strana coppia di suoceri’, commedia nella quale recita a fianco di Alan Arkin, interpretando il ruolo di se stesso e, ancora, ‘Il cielo sopra Berlino’ di Win Wenders, del 1987. Lo ricordo soprattutto in ‘Angeli con la pistola’ del 1961, uno l’ultimo film del grande Frank Capra, al fianco di Glenn Ford e Bette Davis, Remake di Signora per un giorno, dove si guadagnò una designazione all’Oscar. Alla fine un Oscar lo prese, per il suo ruolo forse più bizzarro ne “ Il cielo sopra Berlino” (1987) di Wim Wenders, dove interpretava un se stesso che si scopriva essere anche un angelo, ma senza pistola, come, appunto, il tenente Colombo, mai divenuto capitano e col segreto di una moglie invisibile e sempre citata, un uomo intelligente e sornione, che sa distinguere il bene e il male, anche dietro a infingimenti da ricchi californiani, in una serie infinita di episodi, alcuni dei quali affidata a grandi registi (come Cassavetes e Spielberg) e molti diretti da lui stesso.


26 Giugno 2011

Categoria : Cultura
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