Cambiare la cultura sanitaria


L’Aquila – (di Vittorio Sconci, coordinarore API) – Il coordinamento comunale di Alleanza per l’Italia ritiene indispensabile, per quanto riguarda la sanità aquilana, una programmazione complessa dove il futuro della nostra gente sia correlato ad un cambiamento radicale della cultura sanitaria all’interno del quale siano le parole modernità, specializzazione, alta tecnologia, didattica, monitorizzazione dell’assistenza territoriale e della cronicità a definire nuovi campi di intervento bisognosi di una configurazione organizzativa nuova ed aperta alle attuali conoscenze scientifiche.
Per raggiungere un obiettivo tanto ambizioso ci sembra indispensabile quindi perseguire i seguenti elementi programmatici per la ASL provinciale di cui L’Aquila è parte integrante:

I) a medio termine (tre anni) la aziendalizzazione ed a lungo termine (cinque anni) la clinicizzazione dell’Ospedale Civile San Salvatore dell’Aquila.
Riteniamo essere questo l’unico modo per far sì che la presenza nel nostro comprensorio della Facoltà di Medicina produca un salto di qualità tale da portare ad alte specializzazioni ed eccellenze su cui un’Azienda ospedaliera clinicizzata debba contare sia per i suoi fini istituzionali (didattici e assistenziali) che per quelli più squisitamente economici.
Ritardare ulteriormente questo processo ci condannerebbe ad alimentare una irresponsabile guerra tra poveri che per ottenere risultati immediati sprofonderebbe i nostri nosocomi a ruoli marginali e privi di richiamo per le Regioni limitrofe.

II) potenziamento, a medio termine, degli Ospedali Civili di Avezzano, Sulmona e Castel di Sangro attraverso Unità Operative di alta qualità con la mission di creare Dipartimenti misti ospedale-territorio per privilegiare i diritti del cittadino attraverso l’elemento cardine di una nuova e moderna strategia della salute: la continuità terapeutica.
Un ospedale quindi che si sposta per rispondere ai bisogni e non viceversa,
Per raggiungere più facilmente questi obiettivi si propone anche la istituzione dei dipartimenti funzionali tra le Unità Operative dei suddetti Ospedali e l’ Azienda Ospedaliera clinicizzata per facilitare e promuovere relazioni operative finalizzate alla reciprocità funzionale, alla formazione professionale ed alla diffusione delle nuove tecnologie.

III) riconversione degli Ospedali minori individuando nella assistenza agli anziani (RA, RSA), nell’intervento in postacuzie, nel trattamento della cronicità, nella semiresidenzialità e nei Presidi di pronto intervento territoriali la vera nuova frontiera del diritto alla vita delle attuali e future generazioni.
Queste indicazioni programmatiche fanno intravedere le leve per uno sviluppo sociale di cui le aree interne hanno un profondo bisogno che può essere soddisfatto utilizzando al massimo il ruolo e le funzioni dell’Università.
Sarà inoltre indispensabile creare un rapporto progettuale anche tra l’Azienda territoriale e l’Azienda ospedaliera clinicizzata attraverso l’istituzione di convenzioni a progetto al fine di superare le convenzioni sostanzialmente soltanto distributive che hanno nel tempo mostrato tutti i loro limiti ed i loro difetti.
Una prospettiva questa molto realistica e rispettosa delle peculiarità territoriali che attraverso la ricerca comune di obiettivi ambiziosi individuerebbero nella qualità la soluzione delle attuali scarne contrapposizioni.

Una vera e propria proposta di democrazia che l’A.P.I.dell’Aquila fa per aprire un dibattito vero e proficuo con tutte le forze politiche, nessuna esclusa, e le rappresentanze istituzionali su un tema di per sé valido come test per valutare il livello di modernizzazione raggiunto dalla dialettica democratica nel nostro territorio.


24 Giugno 2011

Categoria : Politica
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