Ecco il conto, sono 14 miliardi €
L’Aquila – Nel periodico vertice con il sottosegretario Letta, questa mattina, è stato presentato il conto della ricostruzione dell’Aquila: sono 14 miliardi di euro. Una somma che era stata ipotizzata anche in passato, ma che oggi ha concretezza e dettagli. Oltre a quello dell’Aquila, ci sono i piani per diversi altri comuni del cratere. Letta ha preso atto. Chiodi ha spiegato che i soldi per la ricostruzione (che comunque spetta ai comuni e non al governo) ci sono e dovranno esserci, a prescindere dai governi che saranno in carica.
“E’ stata una giornata molto positiva. Finalmente i sindaci stanno iniziando a presentare i piani di ricostruzione alla Struttura Tecnica di Missione, come e’ gia’ avvenuto per 7 comuni e per l’asse centrale della citta’ dell’Aquila, in base a quanto previsto dalla normativa. Cio’ significa che la fase di progettazione sta andando avanti grazie all’impegno di tutti”. L’ha detto il Commissario delegato per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, a margine del Tavolo degli Enti, che si e’ svolto oggi alla presenza del sottosegretario Gianni Letta, coordinato dal commissario vicario Antonio Cicchetti. Quest’ultimo ha sottolineato la necessita’ di accelerare i tempi per la presentazione dei progetti da parte dei tecnici e il controllo da parte della filiera e dei Comuni. A tale proposito la prossima settimana la struttura commissariale predisporra’ un provvedimento per meglio definire procedure e metodi da seguire da parte dei sindaci per l’elaborazione dei piani e l’individuazione delle collaborazioni. Intanto prosegue la valutazione delle tempistiche e la stima dei costi necessari alla ricostruzione. “E’ un adempimento chiesto dal Ministero dell’Economia ai sindaci – ha detto Chiodi – che servira’ a verificare la possibilita’ di ottenere ulteriori provvidenze per il rilancio socio-economico e il ripristino delle seconde e terze case. Il momento e’ difficile, ma per la ricostruzione del capoluogo abruzzese le risorse non devono mancare”.
dal governo che sarà in carica nel futuro. Naturalmente a rate, tanto l’anno.
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