Imprese mafiose? Accertamenti del Prefetto
L’Aquila – Il Procuratore capo dell’Aquila Rossini (quindi anche procuratore antimafia, appoggiato ad altri magistrati in questo delicato lavoro) parla poco e chiaro: ai giornalisti che lo hanno assediato oggi per strappargli dichiarazioni, ha risposto che le verifiche antimafia “spettano al Prefetto, che le sta facendo, come ha detto ieri”. Se da tali accertamenti risulterà che una delle imprese impegnate nei lavori per le case a Bazzano, quell’impresa sarà trattata come prevedono le norme in materia. Prima di tutto, niente soldi. Non stupisce che nella baraonda dei lavori (per milioni di euro) nella ricostruzione delle abitazioni urgenti a L’Aquila si “infilino” nomi con un passato. Lo ha fatto un’impresa di Carsoli, che avrebbe avuto a che fare con gli investimenti di un boss della magia (Ciancimino, ex sindaco di Palermo) a Tagliacozzo. E’ su tale impresa che si indaga accurtamente, a quanto pare. Anche perchè potrebbe essere in qualche modo coinvolto un politico abruzzese, che figura anche tra i nomi dei coinvolti nell’inchiesta su sanitopoli. Che groviglio, che tessitura di grandi interessi. Ciò che più importa, al momento, è tenere lontani nomi sospetti dalla ricostruzione aquilana. Ce la faranno l’ex direttore del Sisde, il prefetto Gabrielli, e i magistrati della Procura antimafia operante in Abruzzo?
(Nella foto: Il Procuratore Alfredo Rossini, assediato oggi dai giornalisti)
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