Pescara – Solo oggi, giorno 23, riceviamo dalla consigliera comunale Paola Marchegiani: “Il 21 giugno viene festeggiata la musica in tutta Europa. Tranne che a Pescara. Forse l’Assessora Seller e il visagista della città Giordano Bruno Guerri sono troppo impegnati a imbastire l’assurdo prossimo “processo” a D’Annunzio, di cui francamente non se ne sente affatto il bisogno. A maggior ragione rispetto all’intento di voler . Perchè fare un processo a D’Annunzio, se anche storiche perplessità critiche sul vate sono state abbondantemente superate? Penso che l’autore della “Figlia di Iorio” avrebbe gradito di più una celebrazione della musica – forma d’arte verso cui nutriva un incommensurable amore – rispetto a quella che ormai non può che considerarsi un’infondata messinscena. Dall’Assessorato alla Cultura non ci si aspettava l’organizzazione di chissà quale evento musicale. C’è la crisi, certo. Ci sono anche 240.000 euro spesi per il festival dannunziano, e contributi a pioggia per associazioni amiche. Si poteva tuttavia cogliere l’opportunità di discutere seriamente di quelli che oggi sono i drammatici problemi dei musicisti, degli interpreti come dei compositori. Discutere del senso della musica, questa sublime e complessa disciplina che rende più felici gli uomini che la ascoltano, che per essa si emozionano, e grazie a essa si aprono al mondo. Qualcuno disse: “Il cielo e la terra passeranno ma la musica resterà”. Non a Pescara”.
23 Giugno 2011
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