Una carriola di disegni
L’Aquila – (Foto: una manifestazione del popolo delle carriole) – Il 25 e 26 giugno tornano a L’Aquila i disegnatori che hanno aderito a “Una carriola di disegni”, il progetto in progress che registra la partecipazione di numerosi artisti che aderiscono al movimento mondiale degli Urban Sketchers: creativi che osservano e descrivono, disegnandola dal vero, la realtà sociale, artistica ed architettonica delle città e dei luoghi scelti per le loro incursioni estetiche.
La spinta che li ha sollecitati ad incontrarsi a L’Aquila, è dovuta al desiderio di raccontare in modo inusuale il terremoto con il linguaggio forse più immediato e universale a disposizione dell’uomo, antico e moderno allo stesso tempo: il disegno.
Prima dell’appuntamento di sabato e domenica prossimi, decine di disegnatori provenienti da tutta Italia hanno già effettuato tre sessioni di lavoro in situ. Muniti di caschetto, scortati nella zona rossa (ovvero la città proibita agli stessi residenti) dai vigili del fuoco e guidati dagli aquilani militanti ne Il Popolo delle carriole, hanno esplorato visivamente le mille e mille ferite della città distrutta.
Sul blog http://unacarrioladidisegni.blogspot.com (visitato da circa 14.000 internauti di una cinquantina di Paesi), hanno poi a mano a mano inserito le immagini create di getto nei loro taccuini, alla stregua di mattoni ideali tesi a ricostruire una memoria individuale e comunitaria cancellata. Si tratta, in sintesi, di opere realizzate sul posto, immediate, schizzi veloci in cui hanno cercato di distillare le sensazioni provate per le strade, per i vicoli e per le piazze d’una città somigliante, con le sue rovine, a Pompei.
La carriola, diventata dal febbraio 2010 un simbolo antagonista propositivo della ricostruzione mai cominciata, ma anche uno strumento di lotta e rinascita dell’Aquila, si è rilevata anche un bel “contenitore” per i disegni degli Urban Sketchers. La carriola ne riesce a portare tanti, essendo più leggeri delle macerie; inoltre sa arrivare lontano. L’idea fondante della carriola-icona è stata proprio quella di far approdare il racconto visivo degli Urban Sketchers tra le maglie tam tam della rete digitale, coinvolgendo gli internauti nel sollecitare la loro attenzione sulla tragica situazione in cui ancor oggi versa l’intera npn-città.
Nell’ottica d’una controinformazione mediatica veicolata dalle appuntite armi dell’estetica, va ad inserirsi la novità operativa di questo nuovo doppio appuntamento.
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