Delitto Rea: Parolisi snobba i cronisti
Ascoli Piceno – Salvatore Parolisi, caporalmaggiore addestratore di reclute femminili, foto, da ieri indagato per l’omicidio della moglie Melania Rea (18 aprile scorso), snobba i cronisti. Non vuole parlare con loro, li evita, ma accetta i salotti televisivi. Un atteggiamento che non lo rende simpatico a molti professionisti della penna, che vorrebbero sentire da lui cosa fa, come si sente, e magari anche fargli dire la sua. Una sola parola, ieri: “Sono sereno”. Poi cambia idea e si paragona ad un Cristo in croce. Magari con qualche presunzione… Solo parole mormorate, arrivate alle orecchie dei cronisti, quasi rubate. Non dichiarazioni- Lo vedremo in tv? Forse, visto che le tv commerciali sono assai convincenti. Diciamo così. Parolisi sarà interrogato in Procura venerdì. Questa mattina, sicuramente da ambienti legali, girava voce che potrebbe anche non rispondere ai magistrati, scelta che è un suo diritto. Le indagini sono tutt’altro che rallentate: vengono sentiti diversi personaggi ritenuti informati, in particolare sulle mosse di Parolisi dopo il delitto e fino al 7 giugno, giorno in cui fu trovato il suo telefonino, nascosto vicino ad un impianto sportivo che il sottufficiale ferequentava. Aveva detto di aver perso il telefono, o di averlo gettato via, ma non risulta vero: il telefono era nascosto tra i rami tagliati delle piante e protetto con plastica. Cristo in croce non fece mai bugie, tanto per… dirne una. L’accusa è di omicidio volontario, Parolisi è tuttora a piede libero.
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