Filmfestival, omaggio a Monicelli
Pescara – 24 giugno, data di apertura del 38° Flaiano Film Festival al Cinema Massimo, che non può non essere dedicata che a Mario Monicelli, del quale sarà presentato in anteprima assoluta un documentario a lui dedicato realizzato da Gloria De Antoni che interverrà insieme al critico cinematografico Angela Prudenzi e a Gianpiero Consoli docente di Storia del Cinema all’Università d’Annunzio di Chieti. Il documentario dal titolo “I sentieri della gloria: in viaggio con Mario Monicelli sui luoghi della Grande Guerra” fu girato quando il regista de “La Grande Guerra” era alle soglie dei 90 anni e l’Italia si apprestava a celebrare il novantesimo anniversario del suo ingresso nella prima guerra mondiale, I sentieri della gloria ha voluto ricordare questa doppia ricorrenza e rendere omaggio a Mario Monicelli. Il reportage è costruito su due piani. Davanti ad una moviola Monicelli rivede e commenta i filmati del suo viaggio-pellegrinaggio dell’estate 2004 sui luoghi in cui fu girato nel 1959 il film “La Grande Guerra”, in quel Friuli che era stato teatro dei veri combattimenti fra italiani e austriaci nel conflitto ’15-’18. Quel ritorno sugli antichi set (Gemona, Venzone, Palmanova, ecc.) è stata un’occasione per incontrare tra una piazza e un’osteria le ormai anziane comparse e i tanti friulani che in quel giugno di 45 anni fa hanno accolto generosamente la troupe del film… (continua).
Il giorno dopo, sabato 25 giugno, tra le tante proposte del Festival pescarese c’è n’è una particolarmente significativa: la proiezione in edizione restaurata de “Il gattopardo” di Luchino Visconti: il film è stato restaurato in vista delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia dalla Cineteca del Comune di Bologna, in collaborazione con The Film Foundation, Pathé, Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Twentieth Century Fox e Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale. Un restauro particolarmente accurato, che si è avvalso della supervisione del direttore della fotografia del film Giuseppe Rotunno. Il Gattopardo, è stato definito da Martin Scorsese, che ha voluto fortemente il restauro del film, “una delle esperienze visive più importanti nella storia del cinema”. Una pagina di storia messa in scena come un racconto epico, che segue, però, il ritmo lento della vita degli aristocratici siciliani. Un film passato alla storia per la sontuosità della scenografia, la graffiante ironia di certi dialoghi, la raffinatezza del colore, ma che deve il suo successo alla straordinaria capacità di Visconti di descrivere un’epoca di cambiamenti e di forti passioni politiche, dove si incrociano il senso antico della nostalgia e la necessità bruciante del presente.
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