Delitto Rea, Parolisi indagato
Ascoli Piceno – AGI: CRIMINOLOGO BRUNO ESCLUDE RESPONSABILITA’ – La Procura di Ascoli ha indagato per omicidio volontario il caporalmaggiore Salvatore Parolisi, marito di Melania Rea, trovata uccisa a coltellate nei boschi vicino a Civitella del Tronto lo scorso 18 aprile. Parolisi resta a piede libero, e verrà interrogato, questa volta da indagato, nuovamente venerdì ad Ascoli. Riserbo totale comunque alla Caserma Clementi dove Parolisi lavora come istruttore di reclute femminili. Nessuno, a partire dal comandante, il colonnello Ciro Annicchiarico, intende al momento commentare la notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati.
DIFENSORI – “Parolisi ha accolto la notizia con la giusta serieta’ ma anche con serenita’. E’ tranquillo”. Cosi’ l’avvocato Nicodemo Gentile, il legale che insieme a Walter Biscotti difende – ora da persona indagata, e non piu’ solo “informata sui fatti”, il marito di Melania Rea. “Dobbiamo ancora capire cosa e’ effettivamente successo – dice Gentile – e poi ci muoveremo secondo le necessita’. Di sicuro lavoreremo in una direzione diversa rispetto a prima, ma sulle stesse basi, che sono quelle delle dichiarazioni del nostro assistito, che ricordo e’ un indagato a piede libero”. Su questo particolare si intessono diverse ipotesi. La Procura cerca ancora degli elementi, oppure attende che Parolisi faccia qualcosa, prima di dire tutto ciò che sa ai magistrati venerdì.
MASTRONARDI – “Parolisi offre dubbi in sede peritale, anche se non possiamo esprimere posizioni sul caso Melania, in quanto l’immagine che abbiamo ad oggi e’ solo un convincimento morale, che vede il Parolisi che passa dal ruolo di persona offesa ad indagato. E indizi che si stanno concretizzando, anche se non sono ancora prove”. Il professor Vincenzo Maria Mastronardi, psichiatra e direttore dell’sservatorio comportamentale della devianza, all’Agi sottolinea la sua prudenza sulla vicenda dell’incriminazione del marito di Melania. “L’indagato – spiega – si presenta comunque con una certa dubbiosita’ di interpretazione. Negli omicidi di questa natura in testa, secondo i dati Istat-Unioncamere, vi e’ il motivo ‘passionale’, cioe’ per passione, seguito da ‘liti o dissapori’. Infine il terzo motivo e’ per ‘fatti economici’”.
BRUNO – “Non credo assolutamente che Salvatore Parolisi sia implicato nell’omicidio di sua moglie Melania Rea”. A dirlo all’AGI e’ il criminologo Francesco Bruno che esclude “categoricamente” il coinvolgimento dell’uomo nel delitto, dopo “un’analisi criminologica” da lui effettuata. Sui delitti passionali in genere, non sorprende l’ipotesi di un partner che arrivi a uccidere: “la famiglia nella nostra societa’ – spiega Bruno – puo’ essere un inferno con odi, gelosie…Basti pensare al delitto di Avetrana. Non mi meraviglio quindi nel sentire di un marito che uccide la moglie o viceversa”. Ovviamente alla base c’e’ sempre un motivo, non certo “ideologico, come invece ci puo’ essere nei delitti di mafia o terrorismo”. I delitti passionali ci sono sempre stati, poi constata Bruno, “ma con significati diversi”. “Prima un uomo uccideva la moglie perche’, per esempio, voleva divorziare. Oggi, al contrario, un uomo ammazza la moglie perche’ non vuole essere lasciato”.
Non c'è ancora nessun commento.