UDU: “ADSU, basta parole e proclami”
L’Aquila – Per l’UDU, Unione degli universitari, Roberto Naccarella e Marco Taraborelli scrivono: “Udu L’Aquila: basta proclami, serve progettualità e la fine del commissariamento dell’ADSU. Apprendiamo con grande sconcerto le dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dal Commissario Straordinario Francesco D’Ascanio in merito all’offerta pubblica abitativa per gli studenti fuori sede. Il Commissario ritiene di aver individuato 400 posti letto a Lucoli e 140 a Scoppito. E come se non bastasse, la gestione della “San Carlo Borromeo” resterebbe alla Curia, con il solo inserimento di regolare graduatoria.
Riteniamo davvero incomprensibili le ragioni di tali scelte.
Da mesi ormai l’Udu ribadisce che non c’è alcun bisogno di nuove strutture, in quanto siamo già in possesso di residenze universitarie per i fuori sede: la Caserma ex Campomizzi (400 posti), la Reiss Romoli (300 posti) e infine proprio la San Carlo Borromeo (140 posti), che deve necessariamente passare in gestione all’Adsu come previsto da accordo di programma.
Queste strutture possono soddisfare buona parte del fabbisogno abitativo degli studenti universitari, permettendo agli stessi di essere parte integrante del tessuto sociale aquilano.
Eventuali residenze a Lucoli e Scoppito, a più di 20 km da L’Aquila, creerebbero enormi disagi e risulterebbero prive di collegamenti e servizi. Gli studenti universitari non avrebbero a disposizione mense e sale studio e si troverebbero isolati considerato che il servizio di trasporto urbano ed interurbano è già insufficiente a coprire il collegamento tra i poli universitari.
In virtù di questa situazione, sarebbe molto più opportuno che il Commissario e la Regione Abruzzo si concentrino sull’ampliamento della Residenza Ex-Caserma Campomizzi e nel ripristino della struttura Scuola Superiore Reiss Romoli.
Ancora una volta il commissario dell’Adsu D’Ascanio dimostra di non conoscere la reale situazione in cui versa la popolazione studentesca a L’Aquila. E’ evidente che la mancanza degli studenti nei luoghi decisionali dell’Adsu porta a scelte lontane dalla vita degli studenti universitari. Per questo l’Udu continua a ribadire la fine del Commissariamento dell’ADSU, non più procrastinabile, perchè solo così si possono realmente ascoltare le esigenze degli studenti e trovare soluzioni che non siano solo demagogiche”.
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