Mininterviste – D’Eramo sui precari
L’Aquila – Luigi D’Eramo, raggiunto per telefono sul documento del sindacato CGIL che mette in luce in gravissimo problema dei precari in provincia dell’Aquila, è d’accordo sulla difesa dell’occupazione per circa 800 persone, 400 delle quali nella pubblica amministrazione, 130 alla Provincia, di cui è assessore.
D’Eramo, l’ordinanza di Berlusconi assegna 8 milioni alla Provincia. Li userete anche per i precari?
—Non c’è ancora nulla di deciso. Ne parleremo lunedì in giunta provinciale, al rientro del presidente Del Corvo, che è assente per qualche giorno.
Condivide l’allarme lanciato dalla CGIL?
—In linea di massima sicuramente. In provincia dell’Aquila la situazione è diversa rispetto ad altri territori. I precari sono un problema più grave, qui da noi.
Perchè?—
Nella zona terremotata, cioè gran parte dell’Aquilano, i precari lavorano per la ricostruzione, per il dopo terremoto. Il loro impegno è maggiore e lo svolgono bene. Sono quindi quanto meno propenso ai rinnovi dei contratti in scadenza. Qui non viviamo i problemi sociali come altrove, ma esiste una maggiore urgenza di lavoro e una più profonda crisi sociale. Non si possono usare da noi i medesimi criteri che si usano altrove.
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