Abruzzo: turismo, facciamoci del male
(di G.Col.) – (Foto: Mauro Di Dalmazio) – Da quando esistiamo, due anni, fioccano e.mail da Umbria, Lazio, Molise, Marche e centri minori abruzzesi, da pro loco e uffici turistici piccoli, ma intelligenti, che ci chiedono di pubblicare notizie turistico-gastronomico-folk su sagre, festival, feste, stagioni estive, iniziative talvolta anche commoventi: puntualmente pubblichiamo tutto. E’ turismo. Dare una mano, anche se siamo InAbruzzo.com e non In… altre regioni, non fa mai male: lo facciamo volentieri. Un sito on line oggi è letto nel paese intero e anche all’estero. Oltre che a casa sua, ovviamente. Riflettevamo su questa realtà , leggendo l’invito alla presentazione dei campionati mondiali di hockey a Roccaraso. E notavamo, non sapendo se ridere o piangere, che l’Abruzzo è campione nel farsi del male. Su un evento mondiale, non è comparsa una nota, una notizia, un qualcosa emesso dagli uffici turistici e dall’agenzia regionale del turismo. Nemmeno un accenno. Eppure, è un evento che dovrebbe essere promosso con forza, competenza, amorevolezza, abruzzesità , rispetto per lo sport, senso civico, voglia di emergere. Qui persiste il sonno deleterio di un’inerzia pastosa e ristretta, fatta di viaggi di vip per fiere e manifestazioni mondiali. Spese grandi, mai redditizie se non per chi va in gita. Di gite si tratta, in fondo. Inserzioni inutili su giornali ai quali strizzare l’occhio, agapi locupletali, ospitalità generose. Il gran giro delle spese alte. E convitati di pietra. Chi sa come la pensa l’assessore al turismo Di Dalmazio, che un ricordo ce l’ha, come figlio di un padre che scrisse sulle colline tra Abruzzo e Marche un gentile, irripetibile benvenuto in Abruzzo. Una bella, simpatica idea, di fronte al nulla di oggi. In un Abruzzo che turisticamente è minorato.
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