“La giustizia non è un’azienda”


Pescara – Si e’ tenuto questa mattina al Museo delle Genti il convegno conclusivo del progetto speciale “Nuova Giustizia”. Nel corso del dibattito sono stati illustrati i risultati dell’attivita’ di riorganizzazione dei processi lavorativi e di ottimizzazione delle risorse in cinque uffici giudiziari abruzzesi: i Tribunali di Chieti e L’Aquila, le Procure della Repubblica di Teramo e Avezzano, nonche’ la Procura generale presso la Corte d’Appello dell’Aquila. “Nuova giustizia” e’ stato realizzato da LUISS Business School (Area PA e Sanita’), Intersistemi e Quality Solutions, Al convegno hanno partecipato avvocati, magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine e delle istituzioni che hanno offerto il loro punto di vista sulle soluzioni adottate dai tecnici curatori del progetto per aumentare i livelli di efficienza e migliorare la qualita’ dei servizi offerti ai cittadini dagli uffici coinvolti. Le attivita’ presentante durante il convegno e riferite all’attuazione del progetto hanno riguardato la creazione di Uffici relazioni con il pubblico, la stesura di carte dei servizi, l’elaborazione di bilanci sociali e la digitalizzazione dei fascicoli, con particolare riferimento alle sentenze inviate al visto della Procura generale presso la Corte d’Appello dell’Aquila. “L’amministrazione della giustizia non e’ un’azienda”, ha affermato Giovanni Canzio, foto, presidente della Corte d’Appello dell’Aquila, “ma un’organizzazione complessa che richiede ottimizzazione dei vari passaggi che portano al prodotto finale: la decisione attesa dai cittadini. Gli uffici giudiziari hanno bisogno di mostrarsi con il volto dell’umanita’ e della modernita’”. “Gli obiettivi del progetto si possono riassumere in due punti: lavorare meglio e comunicare meglio”, ha evidenziato Paolo Boccardelli, Docente di Strategie e Responsabile Area Internazionale LUISS Business School, che ha moderato il dibattito, “l’attivita’ e’ stata incentrata su analisi, riorganizzazione e realizzazione delle soluzioni individuate”. “Il progetto e’ stato focalizzato sull’analisi e la ridefinizione dei processi lavorativi”, ha sottolineato Galdino Sabatini, Program Manager, Gestione del Cambiamento e Innovazione della societa’ Intersistemi, “considerando le tecnologie a disposizione come elemento abilitante e non come semplice corredo dei singoli uffici, con l’obiettivo di utilizzare al meglio le risorse presenti”. “L’attuazione del progetto”, ha spiegato Paolo Gatti, assessore regionale alla formazione e al lavoro, “e’ il primo passo per lo sviluppo di sinergie tra istituzioni finalizzate a migliorare il sistema”. La Regione, ha annunciato Gatti, a breve impieghera’ 200 lavoratori in mobilita’ negli uffici giudiziari per sopperire alla carenza di personale.


17 Giugno 2011

Categoria : Cronaca
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