Abruzzo esporta, L’Aquila no
Pescara – BALZO DELLA REGIONE AL 21,2% – Dai dati sulle dinamiche dell’export nazionale, resi noti ieri dall’Istat, e’ emerso che l’Italia, nel primo trimestre 2011, ha fatto registrare un incremento del 18,4 per cento rispetto al periodo precedente. La crescita dell’Abruzzo – meno L’Aquila – e’ stata del 21,2 per cento. A crescere sono le province di Teramo, Pescara, Chieti. Si tratta dell’incremento piu’ alto rispetto alle performance delle regioni industrializzate. Per quanto riguarda gli specifici settori produttivi, i mezzi di trasporto hanno fatto un balzo del 38,1 per cento, gli articoli farmaceutici e clinici hanno fatto segnare un +40,5 per cento, i metalli di base e le produzioni in metallo un +17,1 per cento, macchine ed apparecchi meccanici un +45,3 per cento, i prodotti alimentari un +11,6 per cento e quelli tessili un +19,4 per cento. L’incremento della provincia dell’Aquila e’ del 2,1 per cento, quella di Teramo ha avuto una crescita del 23,3 per cento, quella di Chieti ha fatto segnare un +23,1 per cento mentre la provincia Pescara e’ volata ad un +33,7 per cento. I processi di internazionalizzazione che stanno riguardando le imprese del nostro territorio non rappresentano piu’ una meteora ma rientrano in una progettualita’ diffusa sia a livello istituzionale che a livello economico-imprenditoriale, secondo gli osservatori e i politici. I dati sull’export forniscono la prova che ci si sta agganciando ai processi virtuosi che vengono dai mercati esteri ma anche che ci sta preparando al meglio per le sfide del prossimo futuro.
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