Film sulla salute mentale
L’Aquila – Giovedì 16 giugno, ore 18, L’Aquila, Asilo occupato Viale Duca degli Abruzzi, sarà proiettato per la prima volta Le comunità possibili di Filippo Tantillo, ricercatore e videomaker, un film sul tema della salute mentale e della partecipazione dei cittadini ai processi di ricostruzione. L’appuntamento è per giovedì 16 giugno 2011, ore 18.00, presso l’Asilo Occupato in viale Duca degli Abruzzi con ingresso libero. Interverranno per un dialogo con il pubblico: l’autore Filippo Tantillo, Alessandro Sirolli (direttore Centro diurno psichiatrico, Asl Avezzano – Sulmona – L’Aquila); Ettore Siniscalchi (giornalista e autore di “Terre in moto”, 2006); Luca Cococcetta (giornalista e filmaker)
Il film (Il promo: http://vimeo.com/25043354)
Nei primi giorni successivi al terremoto dell’Aquila, il 6 aprile 2009, ai responsabili del Dipartimento di salute mentale della ASL cittadina viene fatta pervenire la proposta di costruire una tendopoli specifica, distante dalle altre, riservata ai servizi e ai loro pazienti. La preoccupazione della Protezione Civile è, in qualche maniera, che la presenza dei “matti” in mezzo ai comuni cittadini possa creare problemi nella gestione dell’emergenza. La risposta è un secco diniego: in Italia la salute mentale oggi non si fa rinchiudendo o isolando i pazienti in strutture apposite, ma favorendone il reinserimento nella comunità. E’ un’idea che prende le mosse dalle prime chiusure degli ospedali psichiatrici all’inizio degli anni 70, a partire dall’esperienza del manicomio di Gorizia, allora diretto da Franco Basaglia. Le pratiche partecipative e di cittadinanza nate in quel contesto, infatti, uscendo dalle mura degli ospedali, si intrecciarono e si ibridarono proprio in quegli anni con la contemporanea riscoperta del territorio da parte degli operatori della sanità, della scuola, dell’urbanistica, della medicina del lavoro, dei media.
Luciano Carrino, psichiatra, che oggi lavora all’OMS, ci illustra il lungo percorso che porta dal superamento dell’ospedale psichiatrico alla lotta contro l’esclusione sociale, e via via fino allo sviluppo umano, attraverso il racconto dell’esperienza del Centro di Medicina Sociale di Giugliano e di alcuni programmi di cooperazione allo sviluppo nei paesi del terzo mondo. Un percorso fatto spesso di sperimentazioni del tutto innovative che, soprattutto nella gestione delle emergenze del dopo terremoto in Irpinia, e oggi in Abruzzo, hanno un intercambio fecondo con i movimenti dei cittadini, politici e civici. In collaborazione con il University College of London.
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