Regione dei parchi e delle foreste? E loro tagliano i forestali…
L’Aquila – La mappa che pubblichiamo dà un’idea della vastità del territorio abruzzese appartenente ai tre parchi nazionali, e non figurano le altre riserve e oasi. Una regione piena di boschi e verde da tutelare, quindi: ma i burocrati non sentono ragioni e stando a numeri che parlano di esuberi del tutto teorici, tagliano la Forestale. Iniziative e incontri , a partire da oggi, per tentare di arginare la disastrosa ristrutturazione della Forestale in Abruzzo, nonostante svolga un ruolo essenziale. La serie di incontri è promossa dal Sindacato Nazionale Forestale, con il segretario nazionale Andrea Lagana’. “La situazione si prospetta tragica in quanto il nostro sindacato – spiega il segretario, Andrea Lagana’ – avendo in passato ricevuto pia’ volte dall’Amministrazione Centrale del Corpo rassicurazioni circa le problematiche in oggetto, era certa che vi sarebbero state ulteriori verifiche per accertare e controllare la reale situazione di ogni singola Regione e di ogni singolo reparto periferico, come i Coordinamenti Distrettuali ed i Comandi Stazione”. In Abruzzo il numero dei forestali presenti e’ di 613 unita’ mentre quello previsto dalla vigente pianta organica e’ di 543. L’esubero di 70 unita’ potrebbe portare alla chiusura di uffici e stazioni “Che pur non essendo colonna portante della nostra Amministrazione – continua l’esponente del sindacato – spesso rappresentano l’ultimo avamposto di polizia al servizio del cittadino in molti comuni rurali”. In Abruzzo esistono 3 Parchi Nazionali, un Parco Regionale, 13 Riserve Naturali statali gestite dagli Uffici territoriali per la Biodiversita’ del Cfs e una miriade di altre Aree Naturali Protette, a cui si aggiunge un’orografia prevalentemente montana che rappresenta piu’ del 65% del territorio regionale. “La Regione Abruzzo – spiega Andrea Lagana’ – in considerazione della Pianta Organica attuale, di quella in via di definizione e del D.P.C.M. del 5 luglio 2002, risulta in soprannumero secondo la Pianta Organica “fuori dei Parchi” e in sottonumero per il numero di forestali all’interno dei Parchi Nazionali. Questo potrebbe portare alla riduzione di servizi istituzionali, tra cui la prevenzione incendi boschivi, le assegnazioni forestali, la tutela della fauna selvatica, il controllo di cave e vivai – conclude il sindacalista – oltre all’operativita’ del soccorso Alpino Forestale”.
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