Al Comune nessuno paga il fitto


lombardi-enzo-e-mucciante-franco-apr-08L’Aquila – Scravattati (nel senso di privi di cravatta), giovanili, Enzo Lombardi (commissione di garanzia del Comune), Mucciante e Di Luzio, con a fianco Corrado Ruggeri (incravattato), sparano un carico da 11 sull’amministrazione: il Comune è un benestante proprietario di immobili ed edifici, ma nessuno, o pochissimi, gli paga il fitto. A cominciare dall’Accademia dell’Immagine per il cinema Massimo. La situazione è annosa, l’amministrazione in carica ha colpe limitate e circoscritte, però ora che una legge che impone di stare sul mercato a prezzi di mercato. Mica noccioline per gli amichetti della parrocchietta. Lombardi e i suoi sodali hanno spulciato documenti e carte e, poichè domani in aula va il bilancio, hanno messo in luce la situazione: come al solito, kafkiana in una città dell’utopia che sarebbe piaciuta allo scrittore Edgar Allan Poe per uno dei suoi racconti dell’assurdo. La storia in due parole.
lombardi-enzo-09Negli anni anni 80, Lombardi sindaco, si fece un censimento delle proprietà del Comune: un centinaio, compresi conventi, palazzi nobiliari (sedi di enti culturali come il Teatro stabile, chi sa se paga il fitto?), forni, scuole dismesse, vecchie pese, ma anche edifici e terreni di valore dai quali il Comune ha oggi il dovere di trarre dei cespiti adeguati al mercato. Niente piaceri agli amichetti. L’elenco oggi, dice Lombardi, non esiste più: sparito. Dagli anni 80 ad oggi, nessuno lo ha utilizzato e nessuno ha deciso di imporre fitti adeguati. Ma c’è di più: la maggior parte degli affittuari il fitto pattuito neppure lo paga e nessuno, mai, in Comune ha deciso di adire le vie legali. Assurdo o no? Più che altro, diremmo, del tutto fuori legge. Chi pagherà? Neppure Pantalone: nessuno. Chi ne risponderà? Il fantasma dell’opera.
Ora l’argomento va in bilancio e si parla anche di vendite degli immobili, come l’ex liceo scientifico (ma come leggete altrove, l’idea pare accantonata), ma molti immobili hanno acquistato valore e cambiato destinazione d’uso. Vendere, magari a prezzi di favore, significherebbe fare piaceri a chi compra. Ammesso che eventuali compratori paghino il pattuito. Il fitto per alcuni suoi uffici, invece, il Comune lo paga e salato. Direte: paga fitti, se possiede tanti immobili? Che strano!
Ecco cosa viene fuori grattando la crosta che copre Palazzo Margherita. Ecco con che tipo di problemi deve confrontarsi il sindaco Cialente. Che è presidente dell’Accademia dell’Immagine, morosa nei confronti del Comune di cui è sindacato. Che pasticcio. Se ne uscirà? Interessante, infine, sarebbe interrogare chi ha amministrato questa anomala città dagli anni 80 ad oggi. Dirigenti, assessori al bilancio, responsabili e revisori dei conti. Impossibile contabilizzare quanto, comunue, ha perso il Comune. Una montagna di soldoni, in ogni caso.


25 Marzo 2009

Categoria : Politica
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