Flaiano film festival, il programma
Pescara – Martedì 14 giugno al Mediamuseum il 38° Flaiano Film Festival propone: in Sala Flaiano dalle ore 17,30 omaggio a Ugo Gregoretti con “La politica è una missione”: sembra un destino inevitabile, per un cronista e narratore di fatti italiani come Gregoretti, incontrarsi e scontrarsi con il grottesco mondo politico. Esplorare il Paese significa anche affrontare il fenomeno delle raccomandazioni, così come avvenne in un’intervista all’«onorevole» nel 1962; significa assistere a curiose benedizioni di auto, incontrare fanatici presenzialisti e usare l’arma della satira per ritrarre la vita parlamentare di ieri e di oggi. Ma Gregoretti è anche cosciente che la politica è ben altro. La politica è memoria, la riscoperta delle passioni su cui si è eretta la nazione, nel ripercorrere la quale non stona una rievocazione del bisnonno garibaldino. E la politica è passione, quel sentimento che si è sempre celato dietro il suo sguardo sorridente sui fatti italiani; e “Omicron”.
Alle 19,30 omaggio a Blake Edwards e a seguire alle ore 21,15 sempre in Sala Flaiano omaggio a Mario Monicelli con “Una storia da ridere”di Roberto Salinas e Marina Catucci: in questo documentario la vita del regista si intreccia e si confonde con quella dei suoi personaggi e dei loro interpreti. Dal racconto emerge il ritratto di un’Italia in cammino che, anche sotto il dominio e l’influenza di regimi politici e culturali, rimane fedele al suo spirito più autentico grazie anche a personalità «eretiche» come quella di Monicelli. La sua grandissima popolarità scaturisce infatti da un punto di vista antieroico e antiretorico: è attraverso la commedia che si svelano i grandi meccanismi della storia.
In Sala espositiva Flaiano IV alle ore 17,45 sarà proiettato “Quarto potere” di Orson Welles nell’ambito della rassegna Media e Messaggio: muore Charles F. Kane, magnate della stampa USA. Un giornalista intervista i suoi amici e dipendenti per scoprire il significato dell’ultima parola pronunciata sul letto di morte: “Rosebud”. Al suo esordio il 26enne Welles condensa in un solo film un patrimonio di complesse esperienze tecniche e artistiche, portando a compimento un’intera fase della storia del cinema. Nel suo barocchismo, è un potente spettacolo-riflessione sul capitalismo nordamericano. “Soffre di gigantismo, di pedanteria, di tedio. Non è intelligente, è geniale: nel senso più notturno e più tedesco di questa parola” (J.L. Borges). Regolarmente in testa alla lista dei 10 migliori film del mondo. 8 nomination agli Oscar: film, regia, Welles attore, fotografia (Gregg Toland), musica (Bernard Herrmann), scene (Van Nest Polgrase), montaggio (Robert Wise), ma vinse soltanto quello della sceneggiatura (Herman J. Mankiewicz, O. Welles).
Si prosegue alle ore 20,30 con un omaggio a Sidney Lumet mentre alle ore 17,30 nella Sala espositiva Cascella per la rassegna sui pirati saranno proiettate le prime due puntate di “Sandokan” di Sergio Sollima: vero e proprio cult generazionale, la saga del pirata della malesia realizzata per la Rai da Sergio Sollima appare ancora oggi indelebile agli occhi (e nella memoria) degli spettatori dell’epoca. Il regista tentò con successo la strada del colossal epico, ricco di avventure su uno sfondo esotico di grande fascino. Nomi e volti indimenticabili per un cast valido ed ottimamente assortito, nel quale spiccano i grandi Philippe Leroy e Adolfo Celi.
Alle ore 20,15 sarà presentato “L’Uomo ombra” di Woody Van Dyke: felicemente sposato con la ricca Nora, Nick Charles, ex detective della polizia, è costretto dalle circostanze a occuparsi di un caso difficile: chi ha ucciso Julia Wolf, segretaria dell’eccentrico inventore Clyde Wynant, poi il gangster Nunheim e infine un individuo non identificato trovato cadavere nell’ufficio di Wynant? Tratto dal romanzo (1932) di Dashiell Hammett, liberamente adattato da Albert Hackett e sua moglie Frances Goodrich, prodotto dalla M-G-M, girato da “One-take” Woody Van Dyke in 12 giorni, fotografato dal prestigioso James Wong Howe, è una riuscita mistura di racconto a enigma e commedia sofisticata che ebbe grande successo, 4 candidature agli Oscar e 5 seguiti. Lanciò la coppia Powell-Loy e per qualche anno diede al rough-terrier Asta una popolarità quasi pari a quella di Rin-tin-tin.
Ingressi ed abbonamenti: Ingresso libero al Mediamuseum per gli abbonati ed i soci del Flaiano Club; Abbonamento intero a tutto il festival € 75,00; Abbonamento ridotto Flaiano Club per tutto il festival € 50,00; Abbonamento promozionale giovani fino a 25 anni € 20,00.
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