Agenzie e web, sia chiaro che…
(di G.Col.) – Ecco la casta, ecco i privilegiati. I giornalisti strepitano e pretendono benefici dalla Regione. I soliti pennivendoli. Qualcuno ha messo in giro commenti così. La politica, tranne sporadiche voci, tace. Chiodi promette che risolverà il pasticcio delle agenzie date ad alcune testate, negate a quelle sul web. E allora, sia chiaro che noi non pretendiamo nulla dalla Regione e non abbiamo avuto mai nulla: le agenzie ci furono negate l’anno scorso, come ci è negata la pubblicità istituzionale. Anche da province e comuni. Denaro pubblico, infatti, non ne abbiamo mai avuto nè tanto meno lo chiediamo. Siamo una società privata, nata per informare, che non fa pagare nulla a nessuno, senza contributi o sostegni di alcun genere. Viviamo, se è possibile, di pubblicità privata. Se ce n’è. E’ chiaro? Se non lo fosse per qualcuno, ribadiamo.
Non possiamo tollerare, e non tollereremo, che vengano elargiti benefici per la diffusione dell’informazione discriminando. Semplicemente perchè provengono da un’istituzione. Quindi sono benefici pubblici. Anzi, noi chiediamo che siano tagliati a tutti. Così si chiude la partita. La Regione spenda meglio i suoi soldi. Ma che li regali a chi le è simpatico, è inaccettabile. E andremo fino in fondo. Ultima cosina: molti anni fa fummo tra i pochissimi in Abruzzo a inventare e portare a buon fine le convenzioni tra Regione e agenzie. Quindi qualcosa ne sappiamo, più di molti politici che oggi ne fanno un uso francamente sconcertante.
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