Giochi, la “paesanìte” rovina la festa
L’Aquila – I siti on line IlCapoluogo.it, Abruzzolive.tv e Primadanoi aprono le ostilità nei confronti dell’organizzazione dei Giochi del Mediterraneo. Rilevano di essere stati praticamente esclusi, di non aver ottenuto gli accrediti e di essere stati considerati “robetta” da chi ha organizzato. Niente notizie, quindi, sui loro giornali on line. All’Ordine dei giornalisti un appello perchè intervenga a difesa del diritto di informazione negato alle testate, ma soprattutto alle loro migliaia di lettori. In Abruzzo, in Italia e nel mondo: internet è infatti l’unico mezzo davvero valido, oggi, per diffondere nel mondo in tempo reale notizie e immagini. Quale migliore promozione per i Giochi e per l’Abruzzo?
Noi abbiamo riferito -per dovere di cronaca – notizie sulla prima serata e sulla cerimonia di apertura. Poi abbiamo smesso. Non possiamo che associarci alla protesta, che è giusta e fondata.
I Giochi sono stati forse organizzati bene (ma proteste e critiche ormai inondano i giornali), sicuramente tuttavia soffrono di una inguaribile “paesanite”. Costano una tombola di denaro pubblico, in gran parte speso male, se si discriminano i massmedia. Dovrebbe esistere un ufficio stampa, ma nessuno se n’è accorto al di fuori degli amici e di coloro che hanno ricevuto corpose inserzioni pubblicitarie. Un ufficio stampa che non ha mai emesso un comunicato, nè prima, nè dopo, nè attualmente, destinato a “tutte” le testate e non solo a quelle amiche e amichette. A noi non ne è mai pervenuto uno: esistiamo, siamo una testata (ormai abbastanza diffusa e capillare, lo dicono i dati), siamo depositati in tribunale, abbiamo le carte in regola. Ma la “pescaresite” acuta di chi non vede al di là del suo naso ha prevalso. Possiamo solo ricordare che i precedenti Giochi del Mediterraneo furono preceduti e seguiti mediante alluvioni di materiale per la stampa, che giunse a tutte le testate, piccole e grandi, perchè qualcuno, allora, vedeva meglio dei miopi e piuttosto provincialotti attualmente in carica. I Giochi meritavano questo? Chi ha scelto e deciso di servirsi di persone così maldestre, oppure è un ordine dall’alto? Quanto costa un apparato così distratto e fazioso? Domande che non avranno risposta. Nel frattempo, i Giochi finiranno e con essi, come diceva Del Turco, anche i… giochetti. Pescara, l’Abruzzo e i nostri soldi di contribuenti avevano diritto a qualcosa di più.
(Nella foto: Fin dalle storiche edizioni dei Giochi, l’organizzazione su certamente migliore…)
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