Abruzzo: psicosi batterio, consumi giù
L’Aquila – MA I PREZZI DI MERCATO NON CAMBIANO DI UN CENTESIMO – Secondo quanto risulta da un servizio televisivo di Umberto Braccili, per Rai Tre Abruzzo, la psicosi del batterio killer ha portato contraccolpi sensibili anche in Abruzzo, colpendo le produzioni tipiche della zona e del periodo: frutta, ortaggi, verdure, specie lungo la costa adriatica e nella Marsica. Situazione, consumi crollati dal 20 fino al 70% secondo i prodotti, ad esempio cetrioli precipitati quasi a zero. Uno sia aspetterebbe che, per attrarre almeno i meglio informati, i prezzi scendano. Invece no: prezzi esattamente uguali a quelli pre-psicosi. Si preferisce gettar via il prodotto invenduto, anzichè tentare di venderlo riducendo il prezzo. Logiche che al consumatore sfuggono davvero, perchè… non sono molto logiche, ma solo utilitaristiche. Braccili ha chiesto ai suoi intervistati, gente del mondo agricolo, come mai i prezzi da capogiro non riguardino solo i prodotti sospettati, ma tutto: ad esempio, ciliegie a 7 euro al chilo. Gli è stato risposto che 7 euro, date le spese, sono anche pochi. Il giornalista ha dato un consiglio, che non si può non condividere: non comperatele… Aggiungiamo una domanda: ci piacerebbe sapere quanti centesimi – perchè di censtesimi bisogna parlare – toccano al contandino che la frutta la produce lavorando duramente, di quei 7 euro che vorrebbero cavarci dalle tasche in cambio di poche ciliegie.
La psicosi del batterio killer (causata anche da una pessima informazione e dal caos ingenerato dalle autorità tedesche) si somma ad una situazione precedente già difficile: anche nei centri commerciali, infatti, pilastro del consumo, da tempo sui banchi frutta e verdura restavano invendute. E a sera gettate via a quintali. Ma i prezzi apparivano sempre alti e immutabili. Ora c’è il batterio sconosciuto. Una nemesi? per chi vuole crederci, c’è da riflettere…
Non c'è ancora nessun commento.