Regione, come comunica? Tutti gli enti ignorano le regole sulla pubblicitÃ
L’Aquila – IDV CHIEDE CHIAREZZA SU UN ABUSO PERMANENTE DELLE ISTITUZIONI – “Ho depositato ieri un’interrogazione rivolta al presidente Chiodi con la quale chiedo di rendere pubblici i criteri adottati dalla Giunta e dalle gestioni commissariali per l’affidamento dei servizi di comunicazione: in particolare, se vengono normalmente richiesti piu’ preventivi e se vengono effettuate valutazioni comparative delle eventuali offerte in relazione alla diffusione di copie, al numero dei lettori, al numero dei contatti web e allo share TV”. Lo dichiara Cesare D’Alessandro, vice Capogruppo regionale dell’IdV. “Chiodi – prosegue D’Alessandro – nella sua veste di Presidente ma anche di pluri-commissario, spende centinaia di migliaia di euro (suddivisi in svariati capitoli di bilancio) per comunicare ai cittadini l’attivita’ del Presidente-Commissario, degli Assessori e delle singole Direzioni regionali. E’ vero che le pubbliche amministrazioni possono, anzi devono, comunicare ai cittadini la propria attivita’, e per questo si avvalgono di giornali, reti televisive locali e nazionali, giornali online, affissioni pubbliche”.
“E tuttavia – puntualizza il Consigliere dell’IdV – la P.A., nell’affidare un servizio cosi’ importante per i cittadini e oneroso per le casse pubbliche, non puo’ che rispettare i principi di economicita’, buon andamento e trasparenza. Principi, questi, che a maggior ragione devono improntare l’attivita’ commissariale, per sua natura meno soggetta a controllo. “L’Abruzzo – continua D’Alessandro – e’ caratterizzato dalla presenza di numerose e validissime testate giornalistiche che con il loro lavoro arricchiscono il confronto delle idee e la pluralita’ di voci, pertanto ci sembra necessario che i soggetti attuatori vengano scelti dopo aver svolto almeno un’indagine di mercato, garantendo l’Amministrazione ma anche chi offre la migliore qualita’ al prezzo piu’ conveniente”. Il Consigliere dell’IdV chiede, inoltre, di conoscere la spesa complessiva relativa all’anno 2010 effettuata dalla Presidenza, dal Commissario e dalla Giunta regionale, comprese le Direzioni, per la comunicazione istituzionale, quali e quante gare pubbliche sono state bandite per scegliere le migliori offerte.
(Ndr) – Al consigliere D’Alessandro ci permettiamo di ricordare che esiste una legge sulla cosiddetta “pubblicità istituzionale” che istituzioni ed enti debbono distribuire tra tutte le testate, cosa che non fanno, cominciando dalla Regione, e continuando con comuni e province. Anzi, cominciando dal comune del capoluogo di Regione. Tutti se ne infischiano di tali norme e continuano a favorire alcune testate, penalizzandone altre. Ad libitum, insomma: e D’Alessandro capirà perchè senza ulteriori … approfondimenti.
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