Truffa ittica, arrestato dipendente Comune
Pescara – SEI COMMERCIANTI SONO AI DOMICILIARI – Un dipendente comunale e sei commercianti ittici sono stati arrestati in esecuzione di un provvedimento del Tribunale, dai carabinieri e dal personale della squadra mobile, per una truffa messa a segno al mercato ittico all’ingrosso. Le indagini duravano da qualche mese. L’importo della truffa per le cassette di pesce che sono misteriosamente sparite durante le vendite all’asta all’interno del mercato e’ di 97 mila euro solo per gli anni relativi al 2010 e al 2011, ai danni dei pescatori che mettevano in vendita il prodotto ittico, del Comune e dello Stato. Il dipendente di palazzo di citta’ avrebbe favorito alcuni commercianti, durante le operazioni di vendita all’asta del pesce, assicurando prezzi di favore. L’uomo, indagato da tempo, e’ finito in carcere, gli altri agli arresti domiciliari. L’accusa e’ di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata. Il dipendente pubblico dovra’ rispondere anche di peculato e falsita’ ideologica.
Gli arrestati sono Antonio Ciriaco, dipendente del Comune; i commercianti Gabriele Romano, 50 anni, pescarese; Stefano Troiano, 36 anni, pescarese; Giovanni Memmo, 50 anni, di Silvi Marina; Giancarlo Ciroli, 49 anni, di Francavilla al Mare; Gabriele Di Sante, 58 anni, di Silvi Marina; Angelo Bonetti, 55 anni, pescarese, titolare di un ristorante. Oltre agli arrestati l’inchiesta conta altri tre indagati: un commerciante e due addetti della societa’ che si occupa del software. Le indagini dei carabinieri e della polizia sono partite nel marzo scorso a seguito di due denunce presentate dal Comune e da alcuni armatori, che da un attento esame di alcuni documenti contabili si erano accorti di una serie di irregolarita’ che favorivano i commercianti indagati. A farne le spese i pescatori, lo Stato e il Comune. Stando agli accertamenti i carabinieri hanno rilevato che il personale addetto alla gestione delle aste ha messo in atto diverse condotte illecite per consentire ai commercianti indagati di acquistare rilevanti quantita’ di pesce pregiato a costi nettamente inferiori a quelli di mercato.
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