Venturoni: Ruffini, gli ospedali e i disastri
L’Aquila – Scrive Lanfranco Venturoni, presidente del gruppo regionale del PdL: “Ringrazio il consigliere Ruffini che mi dà l’opportunità di chiarire sulla pianificazione del nuovo Ospedale di Giulianova, già previsto nei finanziamenti ex art. 20 negli anni ’95-2000, Giunta Falconio e Vicepresidente Verticelli, portato avanti dalla Giunta Pace, e poi bloccato da Del Turco e Ruffini.
Riprendere quel cammino interrotto da questi signori (Del Turco, Ruffini, Molinari) non è stata cosa facile con l’ avvento del terremoto a l’ Aquila, che ci ha visto costretti a spostare i finanziamenti, per ordine del Governo.
Non ritengo che per risolvere i problemi strutturali dell’Ospedale di Giulianova ci si sarebbe potuti accontentare di mettere una semplice “pezza a colori”, che al contrario avrebbe solo aggravato il lavoro di ristrutturazione per anni.
I 260 milioni di euro per l’Abruzzo, stanziati dal Governo per l’art. 20, ci sono e l’ Abruzzo ha sull’art. 20 la priorità rispetto alle altre Regioni per la messa a norma antisismica degli Ospedali.
Non bisogna essere ingegneri, né economisti di fama, per capire che la messa a norma antisismica di una struttura come l’Ospedale Civile di Giulianova, costruito decenni fa, significa intervenire sullo scheletro in cemento armato. A costruire un Ospedale nuovo si fa prima e costa meno.
260 milioni de euro non sono tuttavia sufficienti per costruire cinque nuovi ospedali sul territorio regionale, ma 400 milioni si.
La Regione Abruzzo ha ormai quasi terminato, manca solo la ASL de l’Aquila, la valutazione, tramite l’Agenzia del Territorio, dei vecchi Ospedali che andrebbero alienati in seguito alla costruzione dei nuovi.
La cifra stimata dall’ Agenzia del Territorio è globalmente quantizzabile in circa 140 milioni di Euro.
Ruffini dovrebbe ben sapere che questa azione preliminare, chiamata MEXA, prevista per l’utilizzo dell’articolo 20, è in via di conclusione grazie anche all’ aiuto della KPMG.
Sono ben cosciente del fatto che il nuovo Ospedale di Giulianova, come gli altri in Abruzzo, non lo si sarebbe potuto inaugurare nell’arco di questa legislatura.
Di una cosa sono certo però, che oltre la mancanza di operatività, questa sinistra manca di idee e di capacità, indispensabile nella buona politica, di guardare al futuro.
Un vero “Tsunami” si è abbattuto, negli anni passati, sull’ Ospedale Civile di Giulianova, che ha spazzato via servizi, personale e divisioni base come Ostetricia, Ginecologia, Pediatria, Urologia ecc., il tutto con il pieno consenso dell’allora Sindaco Claudio Ruffini.
Cinque anni di amministrazione della ASL di Teramo da parte del Manager Molinari, voluto fortemente dall’ ex Sindaco Ruffini, hanno inferto alla sanità teramana, e in particolare a quella giuliese, un duro colpo.
Certamente non può essere addebitata la mobilità passiva della ASL di Teramo al nuovo Manager, voluto dal centro-destra, prof. Giustino Varrassi, il quale, alla guida della ASL di Teramo da soli cinque mesi, dopo un breve censimento dei morti ed un succinto funerale, sta cercando di ricucire le profonde ferite cagionate nel tempo e ancora sanguinanti. Ci vorranno mesi, forse anni, ma purtroppo rimarranno le cicatrici sulla sanità teramana e porteranno per sempre la firma anche del consigliere Ruffini”.
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