Salute – A Roma ATM con Complementare


(di Carlo Di Stanislao) – La patologia dell’articolazione temporo-mandibolare (ATM) è oggetto di grande ricerca e approfondimento. Molte problematiche funzionali sono attualmente ricondotte potenzialmente a disfunzioni dell’ATM e dell’occlusione. Soprattutto nel caso di dolore, sia miofasciale che articolare, possono essere di grande aiuto le cosiddette Medicine Complementari e, soprattutto, nel caso specifico, agopuntura, aromatomassaggio e fitoterapia. I disequilibri extra-articolari possano avere nel distretto cranio-cervicale foce di partenza o semplice distretto di manifestazione e che debbano essere investigati mediante un’indagine approfondita (interrogatorio, esame obiettivo, test funzionali,approfondimenti strumentali) e affrontati generalmente con approcci integrati multidisciplinaril. In questo gruppo di pazienti, a conferma di quanto sostenuto, a seguito dell’iter diagnostico, si evidenziano situazioni complesse, radicate, a eziologia multifattoriale, molto spesso concomitanti a situazioni di stress. Va ricordato poi che ogni dolore deve essere rapportato essenzialmente alla condizione soggettiva dell’interessato, tanto che la scelta del rimedio può essere assolutamente indipendente dalla localizzazione topografica del disturbo e fondarsi principalmente sullo stato generale del paziente ( per questo la prescrizione del rimedio deve seguire una raffinata diagnosi differenziale fondata secondo tecniche convenzionali e non convenzionali), ma in generale per il trattamento del dolore e dell’infiammazione possono risultare efficaci: Salix alba, Spiroea ulmaria, Lonicera caprifolium, Fragaria Vasca fructus, Harpagophitum procumbens. Se oltre a dolore e contrattura si presenta edema il rimedio elettivo può considerarsi l’Equisetum Arvensis o hiemalis, ricco di salicilati, potassio , equisentanoside, oltre a derivati flavonici di grande forza antiflogistica, connettivo-protettrice e antiedemigena. Nei DTM legati a stati ansiosi possono rivelarsi utili soprattutto Melissa e Camomilla ( in particolare a stati ansiosi conseguenti a disturbi digestivi). Quando l’ansia deriva da un problema prevalentemente “ emotivo”, con difficoltà sul controllo “razionale”, frequentemente associata a lievi disturbi cardiovascolari ( tachicardie lievi, ecc), la pianta forse più importante rappresentata dalla Passiflora incarnata (l’applicazione di un metodo avanzato di frazionamento bioguidato dell’estratto metanolico delle foglie ha portato alla selezione di una frazione ricca di composti benzoflavonici,la quale ha dimostrato di esercitare un’azione ansiolitica più potente di quella del diazepam). In casi di ansia ed insonnia causa di eretismo,associati a nevralgie e cefalee, l’Escolzia, sedativa, ipnoinducente, anticefalgica e spasmolitica può risultare di grande aiuto. Nelle forme emotive a carattere depressivo ( anche mascherato da falsa sicurezza) sono utili Angelica archangelica, Avena Sativa, Urtica Urens e Ipericum perforatum ( sconsigliato in caso di ansietà ed iperattività reattiva). Di questo, fra l’altro, si discuterà in una apposita sezione, a Roma, il prossimo 17 giugno, nel corso di V Congresso Nazionale della Società Italiana Disfunzioni Articolazione Temporo-Mandibolare (SIDA), in una sessione da me coordinata, che vedrà la partecipazione di esperti di fama nazionale, quali il prof. Roberto Gioergetti ed i dott. Serenella Cristiano e Leonardo Paoluzzi. Nel corso del congresso, poi, il Presidente SIDA prof. Francesco Deodato, presenterà un vademecum sulle linee guida per la diagnosi ed il trattamento delle problematiche dell’ATM, con una ricca sezione dedicata anche ad agopuntura, aromatomassaggio e fitoterapia. A proposito del massaggio con oli essenziali, specifico campo di ricerca del gruppo di studio costituitosi nel 2000, nato da una collaborazione fras Associazione Medica per lo Studio dell’Agopuntura e Centro ATM del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche della Università di Siena, va ricordato che, il massaggio terapeutico esprime una tecnica che potremmo definire di manipolazione dei tessuti molli,che accanto ai benefici di un’azione lenitiva, linfodrenante e ipnoinducente, provvede ad alleviare il sovraccarico muscolo-connettivale stress-dipendente,esercitando un’intensa sensazione di rilassamento psicologico nel soggetto che vi si sottopone. Oltre al massaggio europeo, introdotto e diffuso dallo svedese Per Hendrik Ling ,molto praticate sono anche le forme di massaggio tradizionale cinese(tuina), indiano, giapponese (shiatzu), in aggiunta a numerose altre pratiche orientali di massaggio energetico,come ad esempio la reflessologia ,che attribuisce alle diverse aree della pianta del piede ( e più in generale di altri microsistemi) precise corrispondenze con i vari distretti corporei, e afferma la possibilità di agire indirettamente sulle patologie d’organo di cui il paziente è affetto. Sia nella forma del massaggio occidentale,che in quella reflessologica orientale la massoterapia viene, nella maggior parte dei casi ,affiancata all’Aromaterapia, che prevede l’applicazione,durante il massaggio,di particolari sostanze di derivazione vegetale denominate “oli essenziali”. Trattasi di miscele aromatiche complesse,costitute da sostanze organiche volatili,profumate,solubili nei grassi,contenute nei tessuti di molte piante,dalle quali vengono estratte per distillazione o per spremitura. Prendono il nome dalla pianta da cui derivano, così parleremo per es. di olio essenziale di Ginepro quando questo derivi dalle bacche (galbuli) della pianta omonima , e cosi via. L’effetto terapeutico degli oli pare derivare dalla combinazione dell’effetto farmacologico, raggiunto per via transcutanea, e dei riflessi evocati dalle sensazioni olfattive, provocate dall’essenza stessa. Le proprietà scientificamente attribuite agli oli essenziali sono principalmente l’azione antisettica e quella antibatterica ,l’azione antivirale e quella antinfettiva, ma a seconda della pianta da cui vengono estratti, è possibile riscontrare anche molte altre azioni, tra cui quelle balsamica , espettorante e rilassante. La grande specificità e la possibilità di utilizzarli come mezzo curativo,rende necessaria o quantomeno auspicabile una prescrizione medica oltre naturalmente a tanta prudenza e attenzione, al fine di evitare le reazioni indesiderate talvolta veramente sgradevoli (reazioni tossico-irritative,allergie,avvelenamento), sebbene i casi riportati in letteratura al riguardo siano estremamente rari e imputabili a tecniche poco comuni e a inesperienza. Fino ad oggi la ricerca scientifica,volta a vagliare,sperimentalmente,i reali e duraturi effetti del massaggio semplice, o con oli essenziali,è stata piuttosto limitata . Ciononostante indicazioni interessanti sono risultate da evidenze scientifiche, circa la validità terapeutica di queste tecniche. Dopo una precisa descrizione e dimostrazione della metodica di automassaggio con olio essenziale ,il terapeuta la insegna al paziente; per essere precisi la metodica dovrebbe tener conto della condizione del punto / distretto da massaggiare, rilevandone condizioni di vuoto/ pieno, caratteristiche della medicina cinese, ma in generale può considerarsi una facile manovra di frizione, eseguita con movimento circolare, superficiale, rotatorio e antiorario,dei pollici o delle punte delle dita, da effettuare per 30 secondi ,3-4 volte al giorno sui punti dolenti o sui muscoli contratti. L’esperienza clinica dimostra che i pazienti con algie cranio facciali possono trarre beneficio anche solo da un programma di autoterapia che comprenda massaggio, autocontrollo ed eventualmente esercizi di stretching per i muscoli dolenti. Il congresso di Roma si svolgerà in Via Caserta 6, presso il polo didattico del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche della Università La Sapienza, con inizio alle ore 9. Per una sintesi dei lavori effettuati in collaborazione fra AMSA, Sida e centro ATM della Università di Siena si veda: http://www.agopuntura.org/html/formatori/f_01_06.html.


09 Giugno 2011

Categoria : Cronaca
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