Referendum: 2 sì per l’acqua pubblica

Pescara – Si è tenuto ieri pomeriggio allo stabilimento balneare Zara l’incontro organizzato dal comitato pescarese “2 si per l’acqua pubblica”. La riflessione ha riguardato principalmente due questioni: la privatizzazione dell’acqua e il nucleare. Ad aprire l’iniziativa il consigliere regionale di Sinistra Ecologia Libertà Franco Caramanico, esperto di questioni ambientali, che ha messo l’accento sul fatto che in Italia sono stati costruiti in un anno tanti pannelli solari dal poter generare energia elettrica per due centrali nucleari. Poi il consigliere regionale ha così proseguito “come afferma Carlo Rubbia l’uranio sta finendo, non vorremmo mica far funzionare le nostre centrali nucleari con il pericolosissimo plutonio?” e a concluso affermando che vivere senza le preoccupazioni che il nucleare comporta è un diritto di ogni cittadina e di ogni cittadino. Per Filomena Ricci direttrice della riserva naturale WWF “Gole del Sagittario” dire che è l’Europa a imporre le privatizzazioni è un falso mito “Parigi sta tornando indietro rispetto alla decisione di privatizzare il servizio idrico e in molti altri paesi europei è addirittura vietato privatizzare l’acqua”. A concludere l’iniziativa a favore dei 4 sì al referendum del 12 e 13 Giugno Renato Di Nicola dell’Abruzzo Social Forum per il quale “senza acqua e aria non siamo, non c’è bisogno di energia ma del mercato dell’energia perchè comprando e vendendo i soliti noti guadagnano” e Roberto Musacchio del comitato scientifico nazionale di Sinistra Ecologia e Libertà che ha voluto sottolineare come “non bisogna demonizzare il pubblico che ha concesso a tutti i cittadini senza distinzione un rubinetto in casa dal quale sgorgasse acqua”. Altra cosa sono i politici che con le municipalizzate hanno solo fatto clientele a scapito della pubblica utilità ha chiosato il membro di Sel.